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Fiasconaro: “Con Rahman in campo sarebbe stato un altro derby”

Il Milazzo non riesce a far suo il derby con il San Filippo del Mela, al termine di una gara tirata, che i mamertini stavano per conquistare con un recupero quasi miracoloso, dopo essere andati sotto nel punteggio di 12 punti nel terzo parziale. Anche senza il suo totem, Rahmann, il team milazzese era riuscito a rimanere in partita ed alla fine ha avuto la possibilità dell’ultimo tiro a disposizione per portare a casa la vittoria, purtroppo per loro non è andata bene ed i filippesi hanno potuto festeggiare. A fine partita, Max Fiasconaro recrimina soprattutto per l’assenza del centro americano. Coach nonostante l’ottimo ultimo quarto non siete riusciti a vincere. Che gara è stata?

Una stoppata di Li Vecchi
Una stoppata di Li Vecchi

“Siamo partiti sconvolgendo tutti i programmi – esordisce il tecnico dei mamertini – perché Hamidu Rahman non ha preso parte alla partita e lui rappresenta nel nostro sistema, sopratutto difensivo, un elemento importante e poi proprio contro la Peppino Cocuzza che, secondo me, non aveva lunghi che potessero contrastarlo quindi poteva essere potenzialmente devastante. Abbiamo sbagliato alcune situazioni tattiche concedendo 20 punti, non tanto perché loro sono stati bravi, e lo sono stati in tante occasioni, ma perché noi abbiamo sbagliato le fasi difensive e questo purtroppo è nostro mea culpa. Quando abbiamo trovato la difesa giusta per contenere il loro giocatore che costruiva il gioco, cioè Paggi, li abbiamo recuperati ma anche difendendo bene abbiamo concesso due rimbalzi offensivi fondamentali che ci sono costati caro. É chiaro poi quando recuperi la partita e fallisci tre quattro occasioni diventa difficile. Inoltre – continua Fiasconaro  – hanno pesato una serie di episodi sfavorevoli che alla fine chiaramente in una partita giocata punto a punto ci hanno condizionati. Voglio fare un plauso a tutti i miei giocatori anche se dobbiamo evitare lo sterile nervosismo che diventa deleterio per il bene della squadra e del gruppo. I ragazzi comunque ci hanno provato nel momento in cui eravamo più in difficoltà e questa è una grande prova di orgoglio, di crescita prima ancora che di maturità perché quella si raggiungerà col tempo. Sono molto dispiaciuto del risultato perché avevamo trovato la giusta chiave di lettura ma purtroppo non siamo riusciti a vincere quindi vedremo di sistemare le cose che non vanno”.

Rath e Li Vecchi in azione nel derby
Rath e Li Vecchi in azione nel derby

Il discorso scivola inevitabilmente sulla conduzione arbitrale, che a detta dei milazzesi avrebbe condizionato l’esito del derby. “Io non mi lamento mai degli arbitraggi, sbagliano come sbagliano gli atleti in campo anche in questa categoria. Purtroppo in questa partita sono stati molto fiscali con noi, un po’ meno con loro, qualche fallo dubbio e poi quello che più mi ha lasciato l’amaro in bocca sono i falli non fischiati su Agostino Li Vecchi che teoricamente è il giocatore su cui gli arbitri non dovrebbero avere nessun tipo di condizionamento. In ogni caso – conclude il coach del Milazzo – la partita l’abbiamo approcciata male all’inizio e abbiamo perso dei rimbalzi fondamentali, merito a San Filippo che è stata brava in alcuni momenti e fortunata in altri”.

Come sempre, Max Fiasconaro si distingue per la sua sportività e la sua signorilità, ma il derby lo avrebbe voluto giocare con un Rahman in più, e allora chissà…

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