L’ufficialità tanto attesa è arrivata. Il Settore Agonistico della Federazione infatti ha comunicato l’ammissione della richiesta di ripescaggio della società Fp Sport Messina al prossimo campionato di serie C Nazionale. La dirigenza peloritana è al settimo cielo per un traguardo ambizioso ed importante che mette in risalto il buon lavoro svolto negli ultimi anni da un team molto giovane ma pieno di idee. La partecipazione al campionato nazionale comporterà di certo un’adeguata programmazione, di tutto questo ne abbiamo parlato con Claudio Cavalieri, atleta di punta ed allenatore del sodalizio bianco blu. Il giocatore di Ostia è entusiasta: “I sacrifici sono solo all’inizio, la felicità è immensa perché un progetto si può chiamare tale solo se si riescono a fare piccoli passi ben equilibrati in avanti e questo è un regalo che il nostro presidente Francesco Paladina fa ai suoi atleti, alla nostra società ed alla città perché siamo solo all’inizio e dovremmo lavorare tanto”.
L’Fp diventa la prima squadra cittadina, un onere che non spaventa il direttivo peloritano che conferma il PalaRitiro come quartier generale delle proprie attività: “Siamo diventati la prima società di Messina con numeri importanti nelle giovanili e per la prima squadra ma questo non ci appaga, dobbiamo crescere tanto e lavorare duro ogni giorno. Il basket che conta è ben altro, questo è un piccolo sassolino ma ce lo teniamo stretto e in un momento storico così difficile penso che sia un bel risultato e la città ne debba essere orgogliosa. Non so come risponderà la stessa, so che partiremo dalla nostra base, siamo stati gli unici lo scorso anno ad avere sempre il palazzetto gremito, ora il livello si alzerà e spero vivamente che si possa riempire il PalaRitiro che rimane la nostra casa”.
L’esperienza non manca a Cavalieri che sottolinea l’importanza di instaurare un rapporto con l’amministrazione comunale e una sinergia tra le diverse società di pallacanestro della città.
“Sono tante le problematiche che ha Messina e non mi sento di chiedere niente a nessuno ma questo è un pensiero mio e non societario. So solo che il sindaco Accorinti è un uomo di sport e come tale lui e l’amministrazione dovranno rendersi conto che qui c’è una società che lavora per lo sport, per i giovani e nel sociale e soprattutto una società pronta a collaborare con l’amministrazione. Ho un sogno che le società di Messina si riunissero tutte per collaborare in un progetto serio e produttivo, per ora mi sembra difficile la realizzazione perché quando non si riesce a vedere il progetto nella sua grandezza e si vede solo la parte economica, allora significa che non si possono gettare le basi per il sogno e secondo me questo è l’unica cosa fondamentale, dare una speranza a questi ragazzi. Non sono un allenatore ma credo fermamente nei sacrifici che sto facendo insieme a Francesco (il presidente, ndf) e so quanto tempo spendiamo in palestra ed anche che dobbiamo migliorare ogni giorno ma la nostra umiltà e la nostra voglia ci porteranno dei frutti”.
Ancora presto per programmare la nuova stagione che vedrà l’Fp in quinta serie ma le idee sono già molto chiare. Si punterà infatti sulla messinesità del gruppo.
“Questo è un regalo, non abbiamo pressioni né traguardi da raggiungere . Il roster bene o male sarà quello dello scorso anno ma su questo ci confronteremo più in là con coach Paladina. Una cosa è sicura, sul quale siamo molto d’accordo, l’innesto in pianta stabile di Angelo Salvatico, atleta già visionato da molte squadre al Nord e Nicola Chiaia oltre a dare ancora più responsabilità al giovane Salvatore Santoro. Non avendo pressioni il nostro unico volere è far crescere i giovani messinesi e dargli una visibilità maggiore perciò non sono previsti nomi altisonanti e giocatori professionisti, siamo una squadra di messinesi con me e Sabarese praticamente addottati in più la pallacanestro non passa un bel momento perciò noi dobbiamo sopravvivere e per raggiungere il nostro sogno bisognerà lavorare duro e fare tanta salita.
Non sarà facile affrontare squadre costruite per vincere con giocatori professionisti ma il lavoro paga ed il coach è bello carico e noi stiamo facendo i giusti passi in avanti”.
Importante inoltre sarà il sostegno dell’imprenditoria che deve guardare con favore a questo progetto sportivo che punta a portare in alto il nome della città dello Stretto. “Per vedere qualche mio ex compagno del Cus bisognerebbe avere uno sponsor molto generoso ma ci siamo accorti che purtroppo troppe promesse fanno rimanere male l’ambiente. Quell’anno avevamo meritato un traguardo che rimarrà nella storia, come rimarranno nella storia giocatori, staff tecnico e dirigenziale per l’averci provato. Noi ripartiremo ma non con quel progetto così oneroso. Faremo le cose con dei ragazzi cresciuti qui e riuscire a fare sport con dei ragazzi che non ti chiedono un euro per giocare è già un grosso traguardo perché significa che credono in quello che fanno, molti penseranno sicuramente che non potremo fare la serie C con lo stesso organico ma io vi dico che se riusciremo ancora di più a compattarci ed unire le forze, allora i limiti saranno solo quello che ci creeremo da soli. Io e Paladina lavoriamo sodo, bene o male ma qualche risultato lo stiamo ottenendo e se pianti un seme, ci vorrà tempo ma una pianta crescerà. Prima o poi e se credi in quello che fai cecamente senza aspettarti qualcosa otterrai dei risultati”.
Infine l’auspicio personale dell’ex giocatore di Cento che ritorna dopo un anno in un campionato nazionale: “Sì ritorno in un campionato nazionale, credo che questo non faccia scalpore ma credo che quello che dovrà fare più scalpore è la voglia dei ragazzi che ho attorno di emergere. Siamo agli sgoccioli, ho un paio di anni in carriera e darò tutto me stesso per quello che amo di più, il basket”.