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Ferrini: “Salvezza sofferta ma meritata. Dopo il gol ero sfinito per i crampi”

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Un assist che vale oro. Le emozioni per una salvezza soffertissima sono ancora tutte dipinte sul volto del difensore Manuel Ferrini, tra i calciatori del Messina che hanno preso parte all’incontro con gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Battisti-Foscolo” dopo essere stato tra i protagonisti della sfida decisiva dei playout contro la Gelbison. Un nuovo abbraccio collettivo, tra selfie e autografi, che fa seguito alla splendida cartolina di sabato al “Franco Scoglio” con la Curva piena e l’obiettivo centrato.

Scuola Battisti-Foscolo
Una classe della “Battisti-Foscolo” in posa con Ferrini e compagni (foto Paolo Furrer)

“Il ricordo è ancora molto vivo, ci fa piacere aver creato questo entusiasmo anche in ragazzi così giovani, siamo felici e orgogliosi. Io il migliore in campo sabato? Non sta a me dirlo, penso di aver messo tutto quello che avevo sul campo, poi è arrivato anche un assist importante che ha determinato la partita, quindi sono troppo contento per come sia andata”.

Ferrini aveva già griffato la vittoria contro la Juve Stabia. Sabato la progressione dell’ex Sassuolo, che ha offerto a Ragusa il pallone dell’1-0, ha consentito al Messina di sbloccare il risultato ad otto minuti dal 90′, scacciando gli incubi. Una rete celebrata sotto la Curva Sud da quasi tutti i giallorossi: “Sono rimasto steso a terra dopo il gol di Ragusa – spiega Ferrini con il sorriso – perché non avevo più le forze di andare avanti. L’azione prima avevo fatto uno scatto e mi erano venuti i crampi, non so con quali forze sia arrivato sul fondo nell’azione dopo. Il gol è stato qualcosa di liberatorio”.

Scuola Battisti-Foscolo
Tante maglie giallorosse a scuola (foto Paolo Furrer)

Una salvezza arrivata al termine di una stagione travagliata, cominciata con un girone d’andata da horror e conclusa con un lieto fine: “È stata un’annata molto complicata per noi, si era messa veramente male, nessuno ci avrebbe creduto che potevamo farcela. Soltanto noi sappiamo realmente quello che abbiamo passato e quanto abbiamo sofferto, ma credo sia del tutto meritata. Non abbiamo mai mollato, soprattutto nei momenti difficili”.

Grazie all’avvento di mister Raciti e agli acquisti nel mercato invernale la squadra ha cambiato marcia. Ferrini vuole però evidenziare i meriti di tutti: “Chi è arrivato a gennaio ci ha dato una grossa mano, avevamo delle difficoltà e dei limiti. Io comunque voglio ringraziare soprattutto chi c’era dall’inizio e non si è mai tirato indietro nonostante nella seconda parte di stagione sia stato meno impiegato, ma ha remato sempre dalla stessa parte per la squadra”.

L’immagine simbolo della stagione per il difensore è questa: “L’abbraccio in cerchio davanti alla Curva durante i festeggiamenti per la salvezza, quello racchiude l’unione e lo spirito del gruppo che è andato oltre a qualsiasi cosa”.

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