In assenza di dichiarazioni ufficiali da parte dei giocatori e dei componenti dello staff tecnico, per via del silenzio stampa imposto dalla società, è stato il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno a suonare la carica. Troppo importante la gara con il Cosenza, per esigenze di classifica e per quello che ha rappresentato il duello con i rossoblù nella scorsa stagione, quando la squadra di Catalano centrò direttamente il salto di categoria, mentre i calabresi furono costretti ad attendere in estate il ripescaggio per brindare. “Anche se ci trovassimo di fronte il Real Madrid domenica dovremmo puntare a vincere e convincere” il comandamento dell’ex giocatore del Catanzaro. “Occorrerà dare il 200%, giocando la partita della vita con il coltello tra i denti, perché ospiteremo la capolista. Abbiamo bisogno di ossigeno e vogliamo questi tre punti”.
Ferrigno non fa drammi per l’avvio balbettante di stagione dei giallorossi, ma chiede alla squadra di invertire la rotta al più presto. “Ci stiamo esprimendo bene e abbiamo disputato un grande secondo tempo a Chieti. Dopo dieci giornate occorre però dare una svolta alla nostra annata. Siamo penultimi e più giù non possiamo andare. Se non ci siamo con la testa possiamo perdere con tutti, viceversa se diamo il 200% non c’è alcun avversario che possa metterci in difficoltà”.
Questa, invece, la sua analisi sul primo scorcio di campionato. “Finora non ho visto squadre più forti della nostra. Senza nulla togliere ad Aprilia, Poggibonsi e Castel Rigone non siamo mai stati messi sotto. Il Cosenza rispetto all’anno scorso ha un allenatore di categoria e giocatori come De Angelis, Alessandro e Giordano, oltre al riconfermato Mosciaro. Per questo non la ritengo una sorpresa”.
Contro i silani sarà indispensabile giocare dal 1’ con ben altro atteggiamento rispetto a Chieti. All’Angelini il vero Messina si è visto soltanto nella ripresa, dopo un primo tempo da dimenticare. “Forse c’è un po’ di paura – ammette Ferrigno – perché magari c’è chi guarda la classifica. Bisogna sconfiggerla con l’aiuto dei tifosi, che possono essere fondamentali. La nostra è un’ottima squadra, lo si è visto in Abruzzo ed anche in alcune gare precedenti, nelle quali il rendimento è cresciuto dopo l’intervallo. Dobbiamo avere l’approccio giusto, giocando da subito senza timori”.
Prezioso può risultare in quest’ottica il recupero degli infortunati. “Tra un po’ con la rosa al completo il mister potrà fare le sue scelte, senza essere obbligato nell’undici da schierare a causa delle defezioni. Maiorano sta bruciando le tappe, ma domenica giocherà soltanto chi è al top, sia fisicamente che mentalmente. Guadalupi vanta dei trascorsi con il Cosenza e per lui sarà una gara particolare, ma tutti dovranno giocare come se fossero degli ex. Mirko sta crescendo, non dovrà sentire troppo la sfida per non sbagliarla. È un grosso giocatore, siamo contenti di essercelo assicurato. Privitera farà esperienza con la “Berretti”, poi magari lo vedremo anche in prima squadra”.