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Ferrigno: “Spiridonovic è tornato a casa. Il futuro? Si riparta da Lagomarsini e Corona”

Con il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno abbiamo fatto il punto anche su un organico che nel finale di stagione sta riscattando almeno in parte mesi bui. Conforta in particolare la crescita di Nigro, che di fronte ai 2.644 spettatori del “Vigorito” ha siglato la sua terza marcatura in campionato: “Almeno un acquisto l’ho indovinato! – scherza il dirigente napoletano – Ma su di lui non avevo dubbi, sapevo che calciatore era. È uscito alla distanza, avendo pagato in precedenza infortuni e ritardo di condizione. Con Damonte forma una bella coppia in mezzo al campo. Peraltro a gennaio ha rinunciato a parte dell’ingaggio, venendo incontro alle esigenze della società. Sta dimostrando quanto tiene a questa maglia, a dispetto delle tante critiche ricevute, che comunque ci stanno in una grande piazza”.

Elio Nigro
Elio Nigro in azione (foto Isolino)

Il mercato di gennaio ha stravolto l’assetto di formazioni come l’Aversa Normanna mentre il Messina si è garantito soltanto alcuni innesti mirati: Berardi sta facendo bene, quindi nonostante il recupero di Iuliano per ora non è semplice farlo sedere in panchina. È sostanzioso l’apporto di Mancini, ma finalmente stanno emergendo i tanti calciatori presi in estate, Izzillo e Benvenga su tutti”.

Non decolla invece il minutaggio di altri elementi: Ciciretti sta recuperando ed a Benevento così come nella precedente trasferta di Catanzaro è apparso finalmente in crescita: presto il mister lo farà partire magari da titolare. De Paula purtroppo continua ad accusare problemi fisici, mentre Bonanno è rimasto a casa perché febbricitante”.

Spiridonovic
Davvero fugace l’esperienza messinese di Spiridonovic, rientrato a Vicenza

Ha già lasciato la città dello Stretto invece l’austriaco Spiridonovic, che non è riuscito a ripetere l’acuto di Lecce: “Alla vigilia della trasferta di Catanzaro il ragazzo ci ha chiesto un permesso di dieci giorni per potere rientrare a casa, in Austria. A questo punto abbiamo preferito interrompere definitivamente il rapporto. Peccato perché comunque aveva delle qualità e la società, come nel caso di Bortoli e Donnarumma, otteneva un gettone di natura economica per ogni sua presenza sul campo dal club di appartenenza (il Vicenza, ndc). Ma non vi erano più le condizioni per proseguire il rapporto”.

Nelle ultime due gare della stagione regolare il Messina punta ad interrompere un digiuno di successi che dura da tre mesi: “L’avere raddrizzato la barca è una piccola consolazione. Inseguiamo la salvezza per potere affermare che abbiamo vinto per il terzo anno consecutivo il nostro campionato. Da campano mi dispiace per il Savoia, che non vive una situazione felice di classifica, mentre alla Salernitana faccio l’in bocca al lupo per la promozione, che ha meritato sul campo. Dovremo battere entrambe per mantenere il quintultimo posto ed i vantaggi che garantisce”.

Ferrigno, Lo Monaco e Di Costanzo
Ferrigno, Lo Monaco e Di Costanzo in conferenza stampa

Sui reiterati annunci di disimpegno del patron Pietro Lo Monaco il ds preferisce non esprimersi: “Non manda certo messaggi a caso anche se a mio avviso “finché c’è vita c’è speranza”. In merito ho poco da aggiungere, posso soltanto lavorare per la salvezza, che d’altronde è il nostro obiettivo fin dall’estate. Se la proprietà deciderà davvero di lasciare spero possano presentarsi qui imprenditori della stessa portata”.

L’unica battuta sul futuro da parte di Ferrigno riguarda piuttosto il calcio giocato: “Considerato come si sta esprimendo ad Aversa, Lagomarsini rappresenta un bell’investimento della società, che lo sta valorizzando a distanza. Ed anche Corona, che è arrivato in doppia cifra, a dispetto dell’età non può smettere già in estate ma si può regalare un altro anno da protagonista sul campo. Chiaramente si tratta di un parere personale”.

Clicca qui per rileggere la prima parte dell’intervista al ds Ferrigno.

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