Primo giorno con la squadra per Fabrizio Ferrigno. Al “Franco Scoglio” l’ex dirigente della Paganese ha avuto il primo contatto con lo staff tecnico capitanato da Antonio Venuto e soprattutto con i calciatori. L’arrivo di un nuovo direttore sportivo nel calcio porta di solito una consistente ventata di novità. Ed anche in casa Messina, tra la residua finestra estiva di mercato e la successiva parentesi destinata agli svincolati, sono attesi numerosi volti nuovi, praticamente in ogni reparto.
Già impazza il toto-nomi, alimentato a dismisura dal tam-tam sui social. Motivo per il quale, gli attuali elementi in rosa meno impiegati hanno chiesto garanzie sulla loro permanenza. Nonostante le mancate firme di Avgul, Ammendola e Bellopede, sono già 23 gli elementi sotto contratto. Logico immaginare che quattro o cinque di loro cambieranno casacca, anche per dare spazio ai nuovi arrivi. In gruppo ci sono anche altri elementi aggregati, in particolare uno juniores classe 1998.
Il nuovo ds avrebbe già confidato ai componenti dello staff tecnico che sono proprio gli under a preoccuparlo: difficile reperire elementi in grado di fare davvero la differenza, mentre di over senza squadra, anche dopo il famigerato 16 dicembre, sarà più facile individuarne, sia perché l’agenda di Ferrigno è piuttosto capiente, sia perché di calciatori a spasso ce ne sono tanti con la riduzione degli spazi tra i professionisti.
Prima dell’accordo con Ferrigno, l’ACR aveva “bloccato” alcuni elementi: dal difensore Mattia Rosato, che ha disputato la partitella con i compagni, all’attaccante austriaco Daniel Klaric, ex Akragas, che per la verità ha appena iniziato ad allenarsi con l’Huesca, nella serie C spagnola. Nomi che adesso potrebbero essere accantonati. Logico attendersi svariate operazioni in poche ore, anche se i protagonisti, per via dei serrati colloqui in ottica mercato, hanno staccato i telefoni.
A mettere un po’ di pepe sulla coda dell’ennesima movimentata estate giallorossa ci ha pensato intanto il Collegio di Garanzia del Coni, che ha annunciato la presentazione di un ricorso da parte dell’ACR Messina srl di Franco Proto. La società peloritana, dopo la rinuncia all’iscrizione in Lega Pro, ripartirà dalla terza categoria. Un’azione che ha non poco sorpreso, e probabilmente anche infastidito, la Vibonese, riammessa da una sentenza in C ma ancora in bilico tra professionismo e dilettanti.
Il “vecchio” ACR chiede l’annullamento della decisione della Corte Federale d’Appello, con cui è stata disposta la retrocessione all’ultimo posto dei biancoscudati nell’ultimo torneo di terza serie, con la conseguente “chiamata” dei calabresi. Secondo indiscrezioni filtrate nelle ultime ore, Proto si sarebbe affidato nuovamente all’avvocato bolognese Mattia Grassani. Mentre il “nuovo” ACR cerca di garantirsi un futuro migliore dopo un avvio di stagione molto negativo, il recente passato torna per qualche giorno a fare parlare di sé.