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Ferrigno: “Sembravamo già retrocessi, adesso invece crediamo in noi stessi”

Il pareggio di Benevento potrebbe rappresentare la definitiva svolta nella stagione del Messina, finalmente padrone del proprio destino. Ne è consapevole il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, che tiene a rimarcare la ritrovata continuità di risultati: “Nelle ultime sette partite della gestione Grassadonia avevamo conquistato un solo punto, subendo ben sedici gol e realizzandone sei. Nelle sette gare con Di Costanzo in panchina di punti ne sono arrivati sei, con appena cinque reti al passivo. La squadra è in netta crescita sul piano del gioco e della tenuta atletica”.

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Benvenga, Corona e Nigro prima del calcio d’inizio

Un’inversione di tendenza che fa ben sperare in ottica salvezza: “Quando sono rientrato sembravamo già retrocessi, adesso invece stiamo reagendo alla grande. Ci siamo chiusi a riccio, ignorando le tante critiche piovute dall’esterno, ed i risultati ci premiano. Stanno uscendo gli uomini più che i calciatori. Abbiamo acquisito sicurezza e la squadra è molto più compatta e ci fa ben sperare per i playout”.

Gli spareggi retrocessione rappresentano una novità per il ds, che insieme al rinnovato staff tecnico lavora da settimane sull’obiettivo: “Per me è una prima volta in assoluto, dal momento che nella mia carriera di calciatore e dirigente avevo sempre disputato i playoff. Al nuovo mister, subito dopo il suo arrivo, dissi comunque che doveva preparare la squadra per quelle due gare. Lì non conterà comunque soltanto l’aspetto tattico e fisico, ma sarà determinante la tenuta mentale”.

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Altobello in marcatura sul temuto Eusepi

Spicca in modo evidente anche la crescita della condizione atletica del gruppo: “Duravamo trenta minuti mentre adesso a fine gara abbiamo ancora la forza di attaccare. Il nuovo preparatore Filippo Argano si è integrato bene nel gruppo di lavoro e ci sta aiutando a recuperare la migliore forma fisica. È una crescita graduale, dal momento che non è entrato a gamba tesa. Sta aumentando pian piano i carichi di lavoro in vista dei play-out. Di Costanzo poi non ha suoi collaboratori qui a Messina: Altamura e Di Muro erano già in organico, insieme hanno fatto cerchio comune ed ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Inevitabile una battuta sul Benevento, di cui Ferrigno era anche un ex: “Li ho visti stanchi, con poche idee. Devono dare una sterzata per non vanificare tutto e recuperare le motivazioni. Dico solo che a fronte di tanti investimenti sabato si è visto che paradossalmente gli manca un centrocampista di carattere come Nigro…”.

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