Anche se manca ancora l’ufficialità, può considerarsi conclusa l’avventura messinese del direttore sportivo Fabrizio Ferrigno. Il dirigente napoletano avrebbe già salutato la squadra e comunicato alla famiglia Lo Monaco la conclusione di un lunghissimo rapporto, iniziato anche prima del biennio di Milazzo. Dopo avere seguito dal vivo l’ultima buona prova dei peloritani, che hanno bloccato la corsa del Benevento vice-capolista, ha raggiunto la Toscana, dove ha assistito al match che i nerazzurri hanno vinto contro l’Ancona.
Il presidente del Pisa Carlo Battini, contattato telefonicamente dalla nostra testata, smentisce il raggiungimento di un accordo ma l’impressione è che vada soltanto limato qualche dettaglio. In particolare resta da definire la durata del contratto, con l’ex bandiera del Catanzaro che avrebbe gradito un accordo di un anno e mezzo, con scadenza a giugno 2016, mentre la società sembra propensa a vincolarsi fino al prossimo giugno. Di certo a Pisa Ferrigno è di casa ed a spingere per la celebrazione di questo matrimonio è anche il tecnico Piero Braglia.
Con lui il ds giallorosso ha già vinto due campionati: uno in Toscana, nella stagione 2006-2007, in cui Ferrigno era il capitano del Pisa che ottenne la promozione in serie B, un altro in precedenza a Catanzaro, dove l’ex dirigente del Perugia era conosciuto come “il sindaco”, a conferma che i tifosi giallorossi gli avrebbero consegnato perfino le chiavi della città per via del grande rendimento sul campo…
Il Pisa, nonostante le smentite del presidente Battini, è sul mercato alla ricerca di un direttore sportivo dopo che Pino Vitale ha lasciato l’incarico già due settimane fa, prima del ko di Pistoia. La poltrona vacante dovrebbe a questo punto essere occupata proprio da Ferrigno, un idolo della tifoseria dopo la sua esperienza toscana da calciatore. Il 41enne dirigente campano avrebbe vinto la concorrenza di Pietro Tomei, attuale osservatore del Parma e già ds del Brescia. Mentre non è percorribile la pista che portava a Nelso Ricci, ex Spezia e Siena, che resterà ds della Pistoiese fino al termine della stagione ed avrebbe manifestato la disponibilità ad un trasferimento al Pisa soltanto nel prossimo torneo. Da qui la decisa accelerazione e gli incontri, ben due in giornata, tra Battini e Ferrigno.
Sembra quindi destinato a rompersi un lungo binomio, dal momento che l’attuale direttore sportivo giallorosso aveva ricoperto la stessa carica anche a Milazzo, dove Lo Monaco sfiorò subito l’approdo in Prima Divisione attraverso i play-off prima di ottenere la salvezza nella successiva annata. Il trasferimento a Messina è coinciso con una doppia promozione, che porta ovviamente anche la firma di Ferrigno. A Pisa il 41enne potrà contare su un budget più consistente, anche perché i nerazzurri puntano alla promozione in serie B.
Le maggiori ambizioni, almeno nell’immediato, il grande feeling con la piazza e la voglia di rimettersi in gioco potrebbero quindi avere rappresentato un aspetto decisivo. Ferrigno avrebbe inoltre sofferto il “salary cap” imposto da Lo Monaco, costato dolorose rinunce, come quella al portoghese Pedro Miguel Costa Ferreira, che avrebbe voluto trattenere in riva allo Stretto, vincolandolo con un biennale nell’estate 2013, o alla punta Pietro Iemmello, poi approdata al Foggia, dove ha già siglato sette reti. Ma questa ormai è storia vecchia.