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Messina

Ferrigno: “Non mi aspetto sorprese per i gironi. Punire i responsabili, no alle porte chiuse”

Il girone meridionale della prossima Lega Pro unica stuzzica già le fantasie di tutti. Grandi piazze al via per quella che si prospetta come un’autentica B2. L’attesa per conoscere la composizione dei tre raggruppamenti cresce, anche perché da Firenze non sono escluse sorprese, nello stile del presidente Mario Macalli, specie per far fronte ai numerosi derby campani. Le varie fasi relative all’iscrizione ai campionati e agli eventuali ripescaggi, però, ritarderanno inevitabilmente l’iter. Il direttore sportivo del Messina, Fabrizio Ferrigno, intervenuto nel corso di “Area Giallorossa” su Radiostreet, si aspetta che venga rispettato in toto il criterio di vicinanza geografica e lancia un appello: “Non penso che potranno esserci delle sorprese clamorose e credo che alla fine verrà composto il girone meridionale che tutti ci aspettiamo. Sarà una Serie C come quella di tanti anni fa, da non aver nulla da invidiare alla B, con gare da affrontare in campi infuocati. Spero vivamente che alle prime difficoltà non vengano adottati provvedimenti eccessivi, quali lo svolgimento degli incontri a porte chiuse. Alle partite devono assistere sempre sia la tifoseria locale che quella ospite. Sono i responsabili che vanno puniti con pene severissime, magari seguendo il modello inglese. Non bisogna, invece, allontanare gli appassionati dagli stadi”.

I giocatori sotto la curva dei tifosi giallorossi
I giocatori sotto la curva dei tifosi giallorossi

Il Lecce sarà ancora ai nastri di partenza della Lega Pro dopo aver perso la finale playoff con il Frosinone. La Salernitana proverà a riscattarsi. E poi le tante sfide con le altre campane e le calabresi. Quali gli scenari per il Messina dato il lotto delle contendenti ? “Vogliamo costruire qualcosa di importante ed è realistico affermare di un progetto di due o tre anni per puntare alla Serie B. Al momento vi sono club del calibro di Lecce, Benevento e Catanzaro, reduci dalla partecipazione agli spareggi-promozione, certamente più avanti di noi nell’ottica di una vittoria del campionato. Basti pensare all’organico dei salentini, se confermato a pieno in grado di centrare senza problemi un’altra qualificazione alla finale playoff nella prossima stagione. Nel calcio, però, non vi è mai nulla di scontato ed in fondo è bello anche per questo. D’altra parte alla fine del girone d’andata chi si sarebbe mai aspettato il nostro primo posto in Seconda Divisione ? Di certo sarà tutto un altro torneo, di un livello ben più elevato del precedente. Metteremo, dunque, a disposizione di Grassadonia una rosa in grado di poter lottare con tutte le avversarie. Non si possono sottovalutare nemmeno squadre come Barletta e Paganese che nella stagione appena conclusa hanno pensato più alla programmazione futura, potendo giocare senza assilli in un campionato senza retrocessioni”.

Corona in posa con alcuni tifosi
Corona in posa con alcuni tifosi

E’ però il derby dello Stretto con la Reggina, che manca dal 2007, ad essere ritenuto l’appuntamento clou dai tifosi giallorossi, dopo la retrocessione in terza serie degli amaranto, oggi alle prese con gravi problemi economici che ne mettono a rischio persino l’iscrizione. “A Messina so bene quanto la gente tenga al derby e sogni un successo. A Reggio ho anche giocato in passato (stagione 94-95) nel corso della mia carriera, ottenendo una promozione in B. Ai tifosi dico che preferirei comunque perdere gli scontri diretti con gli amaranto in cambio della vittoria del campionato. E’ ovvio che vi siano gare particolarmente sentite, ma per la nostra società tutti gli incontri hanno il medesimo valore”.

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