È un Fabrizio Ferrigno soddisfatto quello che stila, a pochi minuti dalla conclusione della sessione invernale di mercato, il suo personale bilancio di una sessione intensissima, che ha visto il Messina tra le assolute protagoniste e regalato altri tre colpi in entrata nell’ultima giornata di trattative. “Siamo contentissimi perché ci siamo assicurati complessivamente ben nove nuovi acquisti, otto dei quali hanno già giocato in categorie superiori”.
Il dirigente campano smentisce l’amarezza per il mancato ingaggio del bomber Ciro Ginestra, che nell’ultima ora sembrava ormai ad un passo dal giallorosso: “La realtà è che noi lo abbiamo cercato già nelle scorse settimane, ma avevamo capito già allora che l’operazione non sarebbe potuta andare in porto”. In realtà l’acquisto di Granoche da parte del Modena aveva “liberato” Bruno e se “il Cobra” non si è trasferito in riva allo Stretto è proprio perché i granata non hanno raggiunto l’accordo con i canarini. È lo stesso Ferrigno ad ammettere che “purtroppo i giochi dei procuratori hanno spento in extremis le possibilità residue”.
Il mercato del Messina ha comunque regalato una novità in uscita, all’ultimo momento: “Abbiamo risolto consensualmente il contratto di Chiaria, che non rientrava più nei piani del mister. Facendolo entro le ore 23 del 31 gennaio concediamo a Roberto altri 28 giorni di tempo per trovare una sistemazione alternativa. Entro fine febbraio potrà infatti accasarsi altrove, sfruttando questa speciale finestra”.
L’ex dirigente di Perugia e Milazzo è soddisfatto per i quattro acquisti definiti nelle ultime 48 ore: “Abbiamo concluso un buon lavoro. Mister Grassadonia ha in mano adesso una formazione che è molto più forte di quella che ha ereditato da Catalano. Dovremo lavorare tutti insieme per centrare l’obiettivo della C unica”.
A presentare i neo-giallorossi è proprio il ds: “Bernardo ha già militato nel FC Messina e lo abbiamo affrontato da avversario nel Teramo: quindi lo conoscete un po’ tutti. De Vena può giocare sia da prima che da seconda punta, ha all’attivo una cinquantina di presenza e dieci gol in Lega Pro. Era una giovane promessa della “Primavera” del Napoli e non a caso lo scorso anno il Viareggio investì tantissimo per ottenere la comproprietà dai partenopei, che continuano a detenere metà del cartellino. Zaine è stato tre volte in panchina con la prima squadra e si allenava con il Genoa. È un mancino, che può giostrare davanti la difesa, agire anche da interno sinistro o da mezzala. Pagliaroli è un autentico jolly, dal momento che è un esterno che può giocare sia a destra che a sinistra e può essere collocato tra i tre centrali di centrocampo. È un autentico furetto (e non a caso per lui è stato coniato dai vecchi tifosi un curioso soprannome: la “zanzara”, ndc)”.
Dieci le cessioni definite nel corso dell’ultimo mese, in cui hanno salutato lo Stretto i vari Bolzan, Gherardi, Guadalupi, Lasagna, Chiaria, Siciliano, Di Stefano, Guilana, Scoponi e Piovi. Sfumate invece altre operazioni in uscita: “De Bode ha ricevuto qualche richiesta ma ha preferito rimanere. Lo stesso discorso vale per Simonetti. Restano con noi e ci offriranno ulteriori alternative. Insieme ai nove nuovi trascineranno il Messina nella prossima C unica”.