Fabrizio Ferrigno è di nuovo il direttore sportivo dell’Acr, per la quarta volta in sette anni. Nella conferenza stampa di presentazione il dirigente campano ha mandato subito un messaggio alla squadra. “Ho visto il Messina quest’anno almeno sette o otto volte e ho una mia idea che può comunque cambiare. I ragazzi d’ora in poi si giocheranno la permanenza in giallorosso, in una società importante. Noi noi possiamo festeggiare la salvezza, lottare per questo in Serie D è un disonore per tutti. In queste cinque gare i ragazzi si giocheranno il loro futuro e dunque dovranno affrontarle col dente avvelenato, dobbiamo tirarci quanto prima fuori da questa situazione”.
All’orizzonte, oltre alle quattro restanti partite di campionato, c’è anche la finale di Coppa Italia conquistata dai giallorossi che il 18 maggio sfideranno il Matelica. “Incontreremo una delle squadre più forti guardando tutti i gironi, ma in una partita secca, pur mancandoci dei giocatori importanti (Arcidiacono, Lourencon e Bossa saranno squalificati, ndr) si può fare comunque bene e vincere il trofeo. Credo molto nelle motivazioni, è stata una stagione in cui il Messina doveva fare un altro campionato e questa rappresenta una grossissima occasione di riscatto. Vincendo la Coppa i ragazzi possono rifarsi dopo una stagione travagliata, nel quale l’obiettivo erano i playoff o altro”.
Ferrigno si rivolge, infine, alla tifoseria: “Voglio parlare con i tifosi per riportare tranquillità e serenità nell’ambiente. Vorrei vedere tanta gente che incita la squadra dagli spalti, ma sappiamo che sta a noi riportare i sostenitori allo stadio. Conosciamo Messina e possiamo contare sullo zoccolo duro, ora dobbiamo vincere queste gare che restano per invogliare più tifosi a venire, anche dalla provincia”.