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Ferrigno lavora già al Messina che sarà. Ipotesi commissariamento per la Lega Pro

Sono giorni di grande incertezza in casa Messina e per l’intera Lega Pro. Ufficialmente Pietro Lo Monaco è sempre il presidente dimissionario di un club che ha però tutte le carte in regola per approfittare delle gravi difficoltà attraversate da tutto il movimento. Il fallimento del Parma, che ripartirà dai Dilettanti, è destinato a rappresentare soltanto la prima di tante defezioni già all’orizzonte. I più pessimisti parlano addirittura di dieci club su sessanta vicini al baratro, con l’ovvia necessità di rimpinguare almeno in parte l’organico e stravolgere per l’ennesima estate il format del terzo campionato, che pure sarebbe appena nato dalla fusione di Prima e Seconda Divisione

Lega Pro
La sede della Lega Pro a Firenze: si annuncia l’ennesima riunione infuocata sul tema del bilancio…

Chances concrete quindi per l’ACR, che dovrà però sostenere un onere importante per via delle somme richieste per accedere al ripescaggio. Anche su questo fronte filtra ottimismo, dal momento che le quote potrebbero essere ritoccate al ribasso: sarebbero così necessari 400.000 € da versare a fondo perduto, ai quali aggiungere la fideiussione che comunque è soltanto una garanzia sui successivi investimenti ed in particolare sulla copertura degli stipendi ai tesserati. Senza contare l’eventuale riammissione per lo scandalo calcio-scommesse, che consentirebbe al Messina di risparmiare un bel po’ di quattrini…

Al momento è impossibile ottenere maggiori certezze anche perché a fine mese dovrebbe essere approvato il bilancio della Lega Pro e l’annunciata fumata nera potrebbe coincidere con la conclusione della lunga presidenza di Mario Macalli, in carica addirittura dal lontanissimo 1997. L’attuale vertice della Federcalcio Carlo Tavecchio a quel punto sarebbe costretto a commissariare la terza serie, con tutto quello che ne conseguirà.

Mario Macalli
Dopo 18 anni potrebbe interrompersi a fine mese la lunga presidenza di Mario Macalli

Con il passare dei giorni l’ipotesi è sempre meno peregrina e sullo sfondo c’è anche la questione legata alle indagini della Procura Federale, che ha nel mirino il presidente della Lazio Claudio Lotito e che potrebbe perfino travolgere lo stesso Tavecchio, rigettando nel caos l’intero calcio italiano. Nelle scorse settimane vi avevamo raccontato che anche il patron del Messina Pietro Lo Monaco era stato peraltro ascoltato da Stefano Palazzi: un’audizione mai smentita dal diretto interessato.

Sotto traccia intanto il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno lavora già al Messina che sarà. Per il quarto anno consecutivo Lo Monaco sembra pronto ad affidarsi al dirigente napoletano, che avrebbe già avviato i contatti per la composizione della nuova rosa e di un rinnovato staff tecnico, dopo le sfortunate gestioni Grassadonia e Di Costanzo.

Fabrizio Ferrigno
Anche il Savona non naviga in buone acque… Ferrigno dovrebbe quindi ripartire ancora una volta dal Messina di Lo Monaco

Una conferma indiretta arriva anche da Savona, dove l’attuale proprietà ha minacciato di lasciare, senza però attrarre possibili acquirenti. Ferrigno era uno dei papabili alla poltrona di ds ma l’incertezza che caratterizza il club ligure e la necessità di restare vicino alla famiglia, che risiede in provincia di Catania, lo avrebbe convinto a desistere. Il massimo dirigente Aldo Dellepiane, dopo avere garantito l’iscrizione al prossimo torneo di Lega Pro, ha appena deciso di confermare Giancarlo Riolfo sulla panchina. Allestirà la rosa con un occhio di riguardo al budget e quindi dando priorità a giovani di prospettiva. Con queste premesse per Ferrigno un incentivo in più a non lasciare l’isola e quella proprietà con cui lavora ormai a braccetto fin dai tempi del professionismo a Milazzo.

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