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Ferrigno: “La salvezza non passava da Foggia. Ho visto dei progressi”

Nella sala stampa dello “Zaccheria” si sono presentati soltanto il tecnico ed il direttore sportivo del Messina. Il Foggia, coinvolto in un avvicendamento societario ancora enigmatico, aveva annunciato infatti già prima del calcio d’inizio che il silenzio stampa sarebbe stato prolungato fino a martedì. Ai microfoni di Radio Amore si è presentato quindi Fabrizio Ferrigno, moderatamente soddisfatto per quanto visto contro i rossoneri: “Naturalmente la nostra salvezza non passava da Foggia, dove abbiamo affrontato una delle squadre che gioca il miglior calcio di Lega Pro. Loro li avevo visti contro il Lecce: fanno molto possesso palla e ti fanno correre il doppio. Abbiamo dato l’anima e corso fino al novantesimo, un segnale inequivocabile: siamo insomma ancora vivi. Ho registrato un grossissimo passo in avanti da mercoledì ad oggi e se giocheremo sempre così difficilmente perderemo ancora. Questo è lo spirito con cui usciremo da questa delicata situazione di classifica”.

Pepe in copertura su Loiacono
Pepe in copertura su Loiacono

In Puglia si è registrata la sesta battuta d’arresto consecutiva per i siciliani, che vedono sempre più lontano il traguardo di una salvezza che nelle intenzioni iniziali della società doveva essere raggiunta senza eccessivi patemi. Nonostante il -7 dal Melfi, che può contare peraltro sul vantaggio negli scontri diretti con i peloritani, il ds rientrato dopo tre mesi alla base non vuole però gettare la spugna con otto giornate di anticipo: “Fino a quando la matematica non ci condanna penseremo ancora alla salvezza diretta. Dovremo fare il massimo per arrivarci. Abbiamo ancora tre scontri diretti in casa, contro Cosenza, Martina ed Ischia. Vero è che siamo fermi, ma davanti non stanno certo volando. Quindi ci credo ancora e lo farò fino alla fine”.

Un primo piano di Fabrizio Ferrigno (foto Paolo Furrer)
Il direttore sportivo del Messina Fabrizio Ferrigno

Ferrigno è convinto che l’avvicendamento in panchina abbia garantito una scossa dal punto di vista mentale: “Anche quando ero qui, prima del mio allontanamento, non avevo visto questo sacrificio. Abbiamo menato, anche se non dovremmo ammetterlo davanti ai microfoni… Dobbiamo ripartire da questo. Dopo avere collezionato una lunga trafila di espulsioni, a Foggia abbiamo fatto un passo avanti anche da questo punto di vista. Domenica dovremo ricominciare a tirare in porta però. I tifosi sono arrabbiati ma ci hanno seguito anche qui. Ricordo a tutti che abbiamo pur sempre vinto due campionati, anche se adesso le cose non vanno per il verso giusto. Nel calcio non c’è riconoscenza, dobbiamo fare gruppo tutti assieme per uscirne”.

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