All’eccellente stagione del Messina è mancata soltanto la classica ciliegina da collocare sulla torta. Il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno non drammatizza comunque la sconfitta subìta per mano del Bassano ed è molto soddisfatto per i risultati raccolti nell’arco di un’annata iniziata in salita ma raddrizzata in corso d’opera, anche grazie ad una sontuosa campagna di rafforzamento: “Abbiamo disputato un grandissimo campionato ed alla fine siamo arrivati un po’ spompati. Noi abbiamo tirato troppo la corda, mentre il Bassano aveva conquistato la promozione con largo anticipo e ha potuto preparare al meglio la Supercoppa. Era un’ottima squadra, allenata al meglio da un grande allenatore, e ha potuto riprendere fiato nelle settimane precedenti all’evento. Resta una soddisfazione immensa per la bellissima rincorsa portata a compimento ed i complimenti più belli sono rappresentati dagli attestati giunti tante società e dagli addetti ai lavori”.
C’è adesso grande curiosità in merito ad un campionato di C unica che si annuncia iper-competitivo: “In realtà sappiamo ancora poco. È impossibile al momento conoscere anche il criterio che sarà utilizzato nella composizione dei gironi, che dovrebbe essere comunque quello geografico. In tal caso è ovvio ad esempio che non ci troveremo certo di fronte il Bassano sfidato domenica”.
Nell’agenda di Ferrigno un vero e proprio tour in giro per l’Italia, finalizzato a visionare potenziali talenti per la futura rosa del Messina edizione 2014/2015: “In questi giorni inizieremo a porre le basi per il prossimo anno. Come avviene ormai da un po’ di tempo a questa parte, vedrò tantissime partite in giro, per valutare principalmente giovani che potrebbero fare al caso nostro. Tra venti giorni inizieremo a tirare le somme. In vista della C unica mi concentrerò comunque sul mercato italiano, mentre il mercato estero inizia ad avere una valenza soltanto in caso di categorie maggiori. Ed in quel caso avremmo un maestro come Pietro Lo Monaco che è preparatissimo soprattutto sul campionato argentino…”.
