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Ferrigno: “Il Messina non è simpatico. Arbitraggio quasi a senso unico”

Rientro amaro per Fabrizio Ferrigno. La sconfitta con il Melfi rischia di avere ripercussioni gravissime sul campionato del Messina. “Abbiamo perso una battaglia, ma non la guerra” esordisce il direttore sportivo in sala stampa. Parlando del tecnico sgombra immediatamente i dubbi: “Si continua con Grassadonia. E’ normale che il tifoso che viene allo stadio e vede un Messina dai due volti possa contestare. Qui la maglia pesa e la gente pretende, anzi una città intera. Adesso è facile parlare, i ragazzi dentro lo spogliatoio sono depressi, ma ci tireranno fuori da questa situazione. Il mister non rischia assolutamente. La vittoria sarebbe la miglior medicina. Le frasi di Lo Monaco nei miei confronti ? Succede anche tra moglie e marito, adesso ci sono problemi più importanti da affrontare e credo che per il Messina la salvezza vorrebbe dire vincere un altro campionato. Non penso che Stefani, Ciciretti e Altobello siano più scarsi di Dermaku e Caturano. E’ un momento no e dobbiamo uscirne tutti insieme”.

Ferrigno lascia il campo a fine gara
Ferrigno lascia il campo a fine gara

Dall’incredibile giallo rimediato da Silvestri (era diffidato) per aver allontanato il pallone, ai rossi di Cane e Silvestri. Episodi che allungano soltanto la lista. “E’ assurdo prendere espulsioni simili, perché posso capire gli interventi di gioco per un eccesso di nervosismo ma non le proteste. Ingenuo lasciare i compagni in dieci, è troppo semplice farci buttare fuori, ma in questo momento appare tutto nero. L’arbitraggio ? E’ stato o quasi senso unico. Sono stato buttato fuori perché ho detto che fischiava le punizioni al contrario. Non voglio aggrapparmi all’arbitraggio, ma c’erano due rigori per noi. Quando i direttori di gara vengono a Messina fanno i protagonisti, in uno stadio bellissimo. Non è giusto nei casi dubbi decidere sempre a favore degli ospiti. La musica è la stessa e nel calcio basta spesso un episodio per cambiare una partita. Ci va davvero tutto storto”.

L'ingresso in campo di Messina e Melfi
L’ingresso in campo di Messina e Melfi

A chi gli chiede se il Messina per gli episodi arbitrali possa pagare la posizione in Lega di Lo Monaco, tra i maggiori oppositori di Claudio Lotito, replica: “A questo pensa la società, ma non vorrei che ciò possa davvero influire. Non ci voglio pensare, ma il Messina non è simpatico. E’ la realtà dei fatti e spero che in futuro da parte degli arbitri ci sia lealtà sportiva. Ci faremo sentire”.

L’ex Caturano è stato il grande protagonista della vittoria del Melfi, con la dodicesima rete stagionale. De Vena, all’Aversa, è a quota 10. Quanto il rammarico per non averli trattenuti ? “Evidentemente per Caturano e De Vena ci avevamo visto bene l’anno scorso. A Messina non hanno fatto quello che stanno facendo adesso, segno che in alcune piazze si può rendere meglio, mentre in altre pesa maggiormente la maglia. L’anno scorso hanno comunque contribuito al salto in Lega Pro unica”.

La curva sud
Uno striscione esposto in Curva Sud

Il direttore sportivo, appena ritornato in sella, affronta quindi il capitolo mercato, condotto dal suo successore Danilo Pagni nella sessione invernale. “Solo chi non opera non sbaglia, ma con me ci sarebbe stato qualcosa di diverso perché punto sui giovani. Ciciretti e Mancini erano stati già quest’estate molto vicini al Messina. Alcune operazioni, come le partenze di Lagomarsini e Bjelanovic, le avevo già previste prima di andare via. Bucolo ? La sua cessione non era pianificata e non so cosa sia successo poi. Svincolati ? Non c’è niente in giro, bisogna fare quadrato e ottenere il 110%”.

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