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Ferrigno: “A Catanzaro ero il ‘Sindaco’. Del gol da centrocampo mi chiedono ancora”

Ai tempi di Catanzaro sono legati ricordi indimenticabili. In quegli anni Fabrizio Ferrigno era semplicemente il “Sindaco”. L’attuale direttore sportivo del Messina, in passato fantasista in grado di infiammare il “Ceravolo” con le sue giocate, fu tra i principali artefici della promozione in B centrata dai calabresi nel 2004. “Quel soprannome me lo diedero dei tifosi ed essere chiamato sindaco mi piaceva tantissimo. Nelle prime due stagioni, tra C2 e C1, segnai 14 gol e ottenemmo due promozioni. Ho lasciato ricordi indelebili in quella piazza, come sempre avviene quando si vince, sia da calciatore che da dirigente, e per me è lo stesso anche a Pisa e Messina”.

Il ds del Messina, Fabrizio Ferrigno
Il ds del Messina, Fabrizio Ferrigno

Il gol da centrocampo realizzato contro la Sambenedettese, proprio nel torneo che vide il Catanzaro compiere la splendida cavalcata verso la B, è la cartolina più bella. E’ il 10 aprile 2004: Ferrigno recupera palla e vedendo con la coda dell’occhio il portiere marchigiano fuori dai pali prova un pallonetto, con la sfera che si insacca incredibilmente sotto l’incrocio. “Ceravolo” in delirio, ai piedi del “Sindaco”. “Sono trascorsi tanti anni, ma ogni volta che passo da lì mi chiedono di quella rete. A quei tempi ci provavo spesso in allenamento, ogni volta facevamo delle gare tra compagni, anche con Corona. Io inquadravo spesso la porta da lontano e quel giorno andò bene, dopo esserci andato vicino tante altre volte precedentemente. Fu un grandissimo gol, segnato contro una nostra diretta concorrente in classifica e davanti a circa 20.000 spettatori”.

L’affermazione in trasferta contro il Chieti spalancò successivamente le porte della cadetteria, con un autentico esodo della tifoseria calabrese ad assistere all’1-2 firmato dalla rete decisiva di Corona. “Il match venne disputato ad Ascoli Piceno, ma giocammo praticamente in casa in quanto sugli spalti c’erano circa 20.000 catanzaresi. Un’autentica carovana al seguito, come può accadere in piazze importanti dove la gente vive per il calcio”.

Un primo piano di Fabrizio Ferrigno (foto Paolo Furrer)
Un primo piano di Ferrigno (foto Paolo Furrer)

L’amicizia con Giorgio Corona nacque proprio in quella esperienza. “A Catanzaro abbiamo lasciato entrambi un bel ricordo. Dopo la promozione in B Giorgio continuò lì per altri due anni, mentre io andai alla Juve Stabia e poi al Pisa. Braglia ? Con lui in panchina ho vinto il campionato a Catanzaro ed un altro a Pisa. Abbiamo un rapporto speciale e ci sentiamo tuttora spesso. Giorgio lo ha avuto anche a Castellammare di Stabia. Tutti insieme eravamo dei vincenti. Domenica tornerò al “Ceravolo” da avversario com’è già accaduto e indubbiamente non sarà per me una partita come tutte le altre”.

Ferrigno contesta una direzione arbitrale
Ferrigno contesta una direzione arbitrale

Nel 2007-08 l’ultima stagione del Ferrigno calciatore, ancora a Catanzaro, in C2, ma con un altro epilogo. “Purtroppo quando tornai non c’era più la gestione degli anni precedenti. Avevo tre anni di contratto, ma mi fecero passare la voglia di continuare a giocare a calcio. Ero arrivato a Catanzaro con grande entusiasmo, rifiutando le proposte di altri club, ma la società di allora non mantenne le promesse e per questo decisi di smettere di giocare”.

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