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Ferri: “Felice per l’avvio di stagione. Lucarelli come Montella, i miei idoli Beckham e CR7”

Il Messina è uscito al tunnel, ma è chiamato adesso ad accelerare. I sei risultati utili tra campionato e Coppa Italia sono stati un toccasana per i giallorossi, che devono spingere per allontanarsi dalla zona playout. Il ventunenne attaccante esterno Jacopo Ferri spiega cosa è cambiato nelle ultime settimane: “Ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito di dover voltare pagina, trovando in campo le giuste misure per ottenere i risultati che adesso stanno arrivando. Sono felice di questo mio avvio di stagione, ma lo ero anche quando c’era Marra, il quale mi ha dato fiducia in un ruolo non mio, e lo sono ancora ancora di più con mister Lucarelli. Appena arrivato mi ha schierato subito titolare in Coppa contro la Vibonese”.

Jacopo Ferri
Jacopo Ferri (foto Chillemi)

Quattordici le presenze stagionali per Ferri che proprio nel match con i calabresi ha siglato il suo primo gol in maglia giallorossa. “Poteva sembrare una sfida scontata, ma invece non lo era affatto. Per noi era una gara difficile, venivamo da tanti risultati negativi, dal cambio di allenatore e di modulo. Segnare per me è stato importantissimo. Magari molti non se ne accorgono, però ho spesso svolto un determinato tipo di lavoro, badando più alla fase difensiva che a quella offensiva. Faccio ciò che può servire alla squadra”.

Messina-Vibonese
Lucarelli si complimenta con Ferri dopo la pregevole marcatura

Contro Akragas e Taranto due impegni in trasferta da preparare in pochi giorni. “La partita di domenica sarà molto difficile. Ad Agrigento servirà la testa giusta e dovremo giocare come abbiamo fatto nella seconda parte di gara con l’Andria, dopo una prima mezz’ora sottotono. Se abbassiamo il livello della concentrazione rischiamo di prendere gol e di fare una brutta prestazione”.

L’attuale fondo del “Franco Scoglio”, sempre più disastrato, rappresenta un’insidia per i giocatori sguscianti come Ferri. “Quel terreno penalizza tanto me quanto tutta la squadra per il tipo di calcio che cerchiamo di esprimere. Per la mia statura non posso provare sempre a staccare di testa, ma preferisco puntare l’uomo ed in molte zone del campo non si può fare. Dobbiamo adattarci, sperando che venga presto rimesso a posto”.

Jacopo Ferri
L’accelerazione di Jacopo Ferri

Da Vincenzo Montella, suo tecnico nei Giovanissimi Nazionali della Roma, arrivati sino alla finale scudetto, a Cristiano Lucarelli, l’attuale guida al Messina. Due autentici bomber, adesso allenatori, che sommati hanno realizzato circa 500 gol in carriera… “Li ho molto paragonati in questo periodo. Hanno fatto i calciatori a grandi livelli e si nota la loro preparazione. Il mister Lucarelli mi parla spesso e mi dà fiducia, dicendomi che posso segnare 5 o 6 gol. La formazione la decide lui e se gioco tutta la partita, un’ora o 20 minuti non è un problema”.

Ferri in tackle
Ferri in tackle su un avversario

Sulla maglia indossa il 7, un numero fortemente voluto. Il perché è semplice: “E’ il numero che mi ha sempre accompagnato sin da quando ero piccolo ed ho iniziato a giocare con la Maccarese, la squadra della mia zona. Qui a Messina sono riuscito per fortuna a prendermelo, ho anche un tatuaggio che lo raffigura. A chi mi ispiro? Il 7 lo ha portato un campione come David Beckham ed oggi è il numero di Cristiano Ronaldo, il mio idolo”.

Messina-Vibonese
Ferri pressato sotto lo sguardo di Marseglia

In attacco il Messina può contare su quattro giocatori per tre maglie, ognuno con le proprie caratteristiche. “Siamo quattro attaccanti che tra di loro sono dei buoni amici. Chiunque scenda in campo può dare una mano alla squadra. E’ stato così quando ho giocato io ed è entrato Madonia o viceversa. Non ci sono problemi, lo si è visto anche con la Casertana in occasione della squalifica scontata da Pozzebon, con me, Madonia e Milinkovic nel tridente. Demiro è un grande attaccante, uno che la butta sempre dentro. Ed è romano come me e tanti altri elementi in squadra. Così sentiamo meno la lontananza dalla nostra città”.

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