Nel biennio passato in giallorosso, coinciso con la scalata dalla Serie D alla Lega Pro unica, mise insieme 49 presenze e 21 gol in campionato (ben 14 nel 2013-14 più uno in Coppa Italia), divenendo elemento fondamentale sia sotto la gestione Catalano che poi con Grassadonia in panchina. “Se ho pensato nella scorsa estate di proseguire la mia avventura in riva allo Stretto ? Era il momento giusto di cambiare, perché a Messina avevo dato tanto e quindi volevo fare una nuova esperienza. La fase più difficile con la maglia giallorossa sono stati i primi cinque mesi in Seconda Divisione perché non arrivavano i risultati. I più belli, invece, gli ultimi sei mesi in cui ho iniziato a segnare tutti quei gol. Ricordo soprattutto la doppietta rifilata al Martina che valse il primo posto in classifica”.
Il Messina di oggi lo segue con affetto, seppur da lontano, restandone ovviamente grande tifoso. “Mi collego sempre su internet per seguire i risultati e mi tengo in contatto in particolare con De Bode, Lagomarsini e Corona. Giorgio è un campione ed un trascinatore”. La prossima trasferta di Cosenza rievoca le sfide al vertice disputate con i silani da Ferreira e compagni negli ultimi due anni. “Sicuramente il Messina giocherà in un ambiente caldo. Quelle contro il Cosenza sono partite sentite, è quasi come un derby con tutte le emozioni che ne conseguono”.