Cresce in uno dei migliori settori giovanili d’Italia e passo dopo passo vuole compiere a Torino la definitiva maturazione. Il diciottenne messinese Salvatore Cristian Ferraù, professione centrocampista, fa oggi parte della “Primavera” allenata da Federico Coppitelli: “E’ per me una stagione molto importante e abbiamo un obiettivo fondamentale, da raggiungere tutti insieme, come la qualificazione alla Final Eight”.
Il passaggio in “Primavera” (team campione d’Italia nel 2015) è avvenuto dopo il grande torneo disputato con la “Berretti”. Uno scudetto sfumato di un soffio, nel giugno scorso, al culmine della doppia finale contro l’Inter. All’1-0 per i nerazzurri nel match d’andata seguì infatti il 3-2 per il Torino al ritorno, con il gol-beffa di Ndiaye, al 92’, a scucire il tricolore ai granata. “Lo scudetto era praticamente nostro – racconta Ferraù – lo abbiamo perso all’ultimo secondo. Ho l’amaro in bocca per com’è andata, volevo vincere il titolo, ma abbiamo comunque dato filo da torcere all’Inter. E’ stata un’esperienza molto importante che mi ha formato e quest’anno cercherò di dare ancora di più”.
Quando la formazione “Berretti” si allena con la prima squadra guidata da Sinisa Mihajlovic può entrare in contatto con campioni del calibro di Belotti e Castan. “Sono contento quando ho l’opportunità di allenarmi con la prima squadra. Il mister crede molto nei giovani e i più grandi ci danno sempre un mano, rappresentano un vero esempio. Belotti è un grande, però io mi ispiro a Valdifiori, ha il mio stesso ruolo e guardo a lui per cercare di migliorarmi”.
In precedenza erano invece due ex messinesi ad allenare il Torino. “Con Ventura e Sullo abbiamo avuto tutti un buon rapporto, anche perché credevano nei giovani. E’ un motivo d’orgoglio essere stato con l’attuale ct della Nazionale italiana”.
Tutto è però iniziato da Messina, trampolino di lancio prima verso il settore giovanile del Catania e poi per l’approdo al Torino. Inevitabile ripensarci quando nel tempo libero può tornare nella sua città nativa: “Ringrazio il Città di Messina e vorrei salutare un po’ tutti, anche se dimentico sempre qualcuno”.
Il futuro, a tinte granata, Ferraù lo vede così: “Torino è una città fantastica, mi trovo molto bene. Cosa chiedo al 2017? Magari l’esordio in Serie A…”.