I successi con Rotonda e Acr Messina hanno consentito al Città di Messina di tornare pienamente in corsa per gli obiettivi stagionali ma la strada verso la salvezza resta lunga.
Né è consapevole il centrocampista Christian Ferraù, che tiene comunque a precisare come la squadra non si sia abbattuto neanche dopo un avvio in sordina: “Il morale dello spogliatoio è sempre stato ottimo. Siamo un bel gruppo, che si sa gestire. Stiamo trovando la quadratura, dopo un’inevitabile fase di adattamento, in un torneo che è più difficile dell’Eccellenza. Peccato per i ko con Roccella, dove dopo una grande gara ci siamo persi in un bicchiere d’acqua, o con il Gela, contro cui potevamo ottenere almeno un pari”.
Il ’98 messinese sta giocando con la stessa costanza che aveva caratterizzato la prima metà della passata stagione con il Paceco, prima della parentesi meno felice al Palazzolo: “La squadra è in crescita e a livello personale sto trovando continuità. Qui d’altronde ci sono le condizioni per fare bene. Spero di continuare così, per ripagare la fiducia della società e del mister in particolare, che mi ha sempre creduto nelle mie possibilità. Il primo gol in D? Spero di farne tanti altri. E l’obiettivo è quello di potere esordire in C in un futuro prossimo”.
Il calendario impone però un terzo test ravvicinato, da brividi, a distanza di una settimana dalla precedente trasferta di Bari: “A Marsala giochiamo la terza partita in otto giorni. Non abbiamo avuto molto tempo per prepararla. Subito dopo il Messina ci siamo comunque subito proiettati a un’altra battaglia, forse perfino più dura del derby. Dopo il cambio in panchina, hanno agganciato i play-off e non li scopriamo certo oggi. Puntano a mantenere la parte sinistra della classifica, grazie a ottime individualità”.
La vittoria con l’ACR non dovrà illudere nessuno: “Società e allenatore sono molto soddisfatti per la svolta che siamo riusciti ad imprimere, però non abbiamo ancora ottenuto nulla di particolare e non ci possiamo fermare. Non esistono certo queste due partite nel nostro campionato”.
Contro l’ex Giardina e Barraco, in passato in C con l’ACR, non ci sarà uno degli elementi più esperti del gruppo: “Per noi Bombara è un elemento fondamentale, che trasmette serenità a tutti, un vero capitano. È sempre difficile e forse anche un po’ antipatico indicare quale compagno può guidare lo spogliatoio, ma Domenico è sicuramente un elemento fondamentale, come lo sono stati Calcagno e Berra soprattutto nelle ultime settimane. Chi mi ha impressionato tra gli altri under? Fofana, che se migliora alcuni aspetti può aspirare al salto di categoria”.