L’Igea Virtus ha subito la seconda sconfitta in campionato a Siracusa. In sala stampa il tecnico giallorosso Pasquale Ferrara è consapevole di avere ceduto il passo ad una compagine quotata. “Il loro portiere Lamberti è stato nettamente il migliore in campo, questo la dice lunga sull’andamento della gara. Ha compiuto almeno due interventi miracolosi su altrettante nostre iniziative. Essendo un classe 2004 voglio fargli pubblicamente i complimenti”.
Al di là dei meriti dell’avversario, l’allenatore è consapevole che la squadra poteva comunque ottenere un punto: “Nel calcio, quando non chiudi le partite, poi puoi pagare dazio e un nostro eventuale pareggio non sarebbe stato di certo uno scandalo. Loro hanno avuto più volte la palla gol per raddoppiare e chiudere la sfida ma senza il miracolo di Lamberti noi avremmo pareggiato e parleremmo di un altro risultato”.
Le due neopromosse quest’anno hanno obiettivi differenti, in un torneo ricco di organici grandi firme. “Non è un mistero per me che il Siracusa è una serie candidata al successo finale. Ha l’organico più forte insieme a Trapani e Lamezia, oltre all’incognita rappresentata da cosa farà la Fenice Amaranto. C’è chi ancora sta attingendo al mercato, conterà restare in lotta sino alla fine per il primato. La storia del campionato insegna che chi si allontana dalla vetta poi inizia a smobilitare a dicembre”.
In campo due organici differenti come valore, ma l’Igea dimostra di poter dire sempre la sua. “Il turno infrasettimanale ha acuito la differenza esistente con il Siracusa, che può contare su cambi di primo livello, mentre noi abbiamo perso tre pedine fondamentali per infortunio. Ad esempio ha giocato titolare Catanzaro, che a Siracusa era la quinta opzione. Nonostante ciò siamo stati sempre in partita fino all’ultimo. Non so se il pareggio sarebbe stato meritato ma so che la differenza tra le due squadre quest’anno è enorme, più di un anno fa quando siamo arrivati davanti agli aretusei”.