Il tecnico del Sant’Agata Pasquale Ferrara non ha potuto nascondere in sala stampa tutta la sua amarezza per il successo sfumato nel finale contro il Fc Messina: “Sono incazzato, ma non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Abbiamo disputato una partita perfetta, preparata in modo impeccabile, e siamo stati padroni del campo. Sull’angolo però è arrivata una distrazione fatale. Non abbiamo nemmeno fortuna: Marone sul colpo di testa di Cicirello ha effettuato un intervento miracoloso. Bruno invece soltanto qualche uscita, non c’è stato neppure un tiro in porta da parte loro, gol a parte”.
L’allenatore barcellonese non si perdona la disattenzione che ha consentito ad Agnelli di riequilibrare le sorti del match: “La serie D non è l’Eccellenza: vieni castigato al primo errore, come era successo anche a Castrovillari, dove non abbiamo chiuso la partita. Ha pesato una piccola sbavatura, mentre sarebbe stato meglio commettere fallo e incassare un provvedimento disciplinare. A questo punto li lascerò liberi sulle palle inattive, anziché provare tante soluzioni in settimana. A Paternò speriamo di giocare male ma di vincere”.
Ferrara ha comunque riconosciuto con onestà la bravura dei calciatori del Fc Messina e il peso della lunga assenza dal campo: “Il risultato passa attraverso la qualità dei giocatori, e non a caso Coria e Agnelli hanno firmato l’1-1. L’abbiamo preparata sul ritmo, perché loro non giocavano da cinquanta giorni e qualcosa dovevano concedere. Noi abbiamo corso come dei dannati: a chi aveva meno minutaggio avevo ripetuto che doveva uscire dal campo stremato. Abbiamo contenuto bene Caballero e Mukiele”.
A livello di singoli, in tanti si sono messi in luce contro un avversario sulla carta superiore: “Non volevo scombussolare la squadra e da qui i mancati cambi di Costa, Perkovic o Cicirello. I nuovi arrivati non potevano ancora dare di più, perché hanno pochi allenamenti nelle gambe. Gnicewicz conosceva Bevis e ha fatto bene, ma non ha ancora i novanta minuti. Aveni ha un passato importante: l’ho coinvolto volentieri in questo progetto, è stato sfortunato su due belle incursioni in area. Franchina lo seguo da anni: ha sempre dato il massimo, anche imbottendosi di antidolorifici, ma lottando come un leone”.