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Ferrara: “L’Igea vuole essere una matricola terribile. Ma ci sarà da soffrire”

L’Igea Virtus torna dopo quattro anni in serie D e l’esordio con l’Acireale è subito tosto. Il tecnico Pasquale Ferrara è consapevole delle difficoltà ma anche del ruolo che i barcellonesi possono ricoprire: “Speriamo di iniziare bene questa stagione dopo un ritiro importante, iniziato con largo anticipo. Abbiamo già effettuato 63 allenamenti. Vogliamo essere una matricola terribile in un campionato difficilissimo, in cui verrà inserita anche la Reggina“. 

Nuova Igea Virtus
Il capitano Giovanni Biondo con la fascia (foto Salvo Miano)

Servirà lo stesso spirito già mostrato con successo in Eccellenza: “Ci sarà da soffrire dalla prima all’ultima giornata. Dobbiamo avere lo stesso spirito che ci ha contraddistinto l’anno scorso, quando eravamo considerati la quarta o quinta forza. Ci sono società che non stanno badando a spese. Ci sono squadre fuori portata, serviranno rabbia, cattiveria e ferocia agonistica”. 

Due infortuni rimediati in Coppa con l’Akragas stravolgono gli equilibri tra gli under: “Abbiamo un mix di giovani e over. De Gaetano e Leone, gli unici 2003 in rosa, sono purtroppo indisponibili e ci impongono nuovi equilibri. Servirà la gara perfetta. Non dovremo esaltarci per una vittoria né deprimerci per le sconfitte che purtroppo arriveranno“. 

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Il portiere Staropoli durante la presentazione (foto Salvo Miano)

Il pubblico del D’Alcontres può rappresentare un’arma in più: “L’obiettivo è la salvezza, da conquistare tutti insieme: i tifosi organizzati ci hanno caricato in allenamento, ci hanno dato forza e sappiamo che ci seguiranno dalla trasferta più vicina a Sant’Agata alla più lontana in Campania. Speriamo ci sia una bella cornice di pubblico, potrebbe trascinarci. La società ha fatto tanti sacrifici per rimettere a nuovo lo stadio insieme all’Amministrazione, che ringraziamo”. 

Ferrara ha presentato l’avversario: “Affrontiamo un Acireale fortissimo, con giocatori importanti, ben allenata e con un ds, Agatino Chiavaro, che ha giocato a Barcellona. Maltese è uno dei centrali difensivi più forti della D, Lucchese e La Vigna sono due play di centrocampo di grande qualità, il trequartista Savanarola li ispira e in attacco ci sono Cicirello, che ho avuto il piacere di allenare a Sant’Agata, e ancora Romano, De Mutiis e Montaperto“. 

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