Il pareggio del “D’Alcontres” arrivato per via delle reti su calcio di rigore di Assenzio e Gallardo avvicina sensibilmente la Jonica all’obiettivo secondo posto in vista dei playoff. Infatti ad una giornata dal termine del campionato di Promozione i due punti di vantaggio dei biancorossi sui giallorossi rappresentano quasi una sentenza. Il nuovo tecnico dell’Igea Pasquale Ferrara, però, non vuole fare calcoli e, rispecchiando appieno il proprio animo battagliero, ai microfoni di 3mtv si dichiara pronto a dare tutto anche provando a imporsi in trasferta.
“Mi spiace per Maurizio Dall’Oglio per la tragica scomparsa di suo papà perché avremmo voluto fortemente dedicargli la partita. Oltre al rigore abbiamo avuto diverse altre occasioni nette. La Jonica pur con l’uomo in più non ha mai tirato in porta. Faccio i complimenti ai ragazzi per la mentalità e l’applicazione mostrata. L’espulsione di Cassaro mi amareggia perché in parità di uomini sarebbe stata tutta un’altra partita. Siamo matematicamente nei playoff, dovremo vincere a Santa Teresa perché noi siamo l’Igea e non facciamo distinzioni tra il giocare in casa o fuori“.
Ultimo impegno in programma a Carlentini poi spazio al lavoro per arrivare pronti ad un playoff dove non andranno fatti molti calcoli: “Avremo il tempo necessario per mettere la benzina nelle gambe. I ragazzi oggi sono usciti stremati e con i crampi, dando tutto quello che avevano in corpo. Questo è un buon viatico per continuare su quanto espresso. Tornare qui mi fa sentire come un bambino che rivede casa perché si respira una grande tradizione calcistica. Ti volti e vedi le foto storiche appese ai muri. Sto cercando di trasmettere questo ai ragazzi per poter far sì di arrivare dove la società e Barcellona meritano, quella serie D che manca ormai da troppi anni”.
La Jonica è ad un passo dal piazzamento d’onore ma il mister Michele Campo non abbassa di un centimetro l’attenzione perché gli avversari restano molto forti e l’Igea ha mostrato ottime qualità: “Ho provato grandi emozioni nel tornare a Barcellona da avversario, non lo avrei mai immaginato dopo averci giocato durante la mia carriera e devo dire di essere molto legato alla città. Abbiamo offerto un’ottima prestazione: era difficile perché l’Igea è partita molto forte nel primo tempo trovando ulteriori motivazioni dal cambio dell’allenatore sfruttando la capacità di aggredire l’avversario. Nel primo tempo abbiamo saputo soffrire in alcune occasioni senza mai perdere la necessaria compattezza, specie sul pressing e le seconde palle. Nella ripresa siamo rimasti pienamente in partita e legittimato il risultato con l’uomo in più. probabilmente il pareggio ci sta anche un po’ stretto. Avremmo potuto vincerla ma va bene lo stesso“.