Pasquale Ferrara è costretto ancora una volta a masticare amaro dopo una grandissima prestazione casalinga, a cui è mancato soltanto il gol. La sua Igea Virtus ci è andata vicinissima con il San Luca ma non è riuscita a ripetere l’impresa con il Lamezia: “Abbiamo centrato una traversa e ci manca un rigore netto. Il fallo era sulla linea dell’area di rigore. Loro hanno parcheggiato l’autobus sulla linea di porta e ci sono state tante perdite di tempo. Purtroppo ci manca soltanto il benedetto gol”.
Il San Luca del grande ex Baratto si è affacciato pericolosamente soltanto nel primo tempo mentre nella ripresa non è stato capace di pungere come fece l’Acireale all’esordio: “Abbiamo concesso soltanto un paio di tiri in porta, siamo stati bravi a non farli giocare. Sbagliamo le scelte o l’ultimo passaggio. Sono contento perché se la squadra gioca, crea e arriva in area di rigore è comunque positivo. Magari non oggi o domani inizieremo a segnare. Dobbiamo ripartire dalle prestazioni”.
L’Igea non è riuscita a monetizzare neppure la superiorità numerica per l’ennesimo infortunio di uno sfortunato inizio di stagione: “C’è tanto rammarico per le occasioni non sfruttate. Poi ci si mettono la Dea bendata o la svista dell’arbitro, che ci possono anche stare. Biondo si è fatto male dopo una ginocchiata e infatti non abbiamo sfruttato l’uomo in più. Ora abbiamo la delicata trasferta di Siracusa, che si è imposto con un risultato tennistico a San Cataldo”.
Ferrara non si dà pace perché la squadra ha creato una dozzina di palle gol come con l’Acireale senza trovare la rete, a differenza di Lamezia, dove a sorpresa l’Igea si è imposta con un rotondo 4-0: “Siamo alla terza giornata, è normale che non possiamo emettere sentenze. Tra le due dovevamo vincere noi. Loro si sono difesi con ordine, dobbiamo accettare il responso del campo. Dopo Franchina speriamo di recuperare qualche altro infortunato. Il gruppo under nei cambi ci ha fatto crescere. Ripeto, è mancato il gol che poteva cambiare la partita. Sono due punti persi, fa ancora più rabbia dopo Lamezia. I ragazzi sono delusi e amareggiati”.
