Contro il Savoia, il Fc Messina ha ottenuto un successo che a quel punto, in nove contro undici, sembrava insperato. Il direttore generale Marco Ferrante è conscio del peso dell’impresa: “Siamo consapevoli della nostra forza ma a quel punto ci saremmo accontentati anche del pareggio. Loro erano stati più coraggiosi nel primo tempo. Noi abbiamo rispettato la vice-capolista, che poi nel finale abbiamo punito con un pizzico di fortuna”.
Unica nota stonata le espulsioni rimediate da Fissore e Carbonaro, punito peraltro con un lungo stop dal Giudice Sportivo: “La società prenderà dei provvedimenti, perché entrambi sono recidivi. Il rosso di Paolo era esagerato, ma gli arbitri sbagliano tra i professionisti, figurarsi in D. Per evitare situazioni complicate, non si deve incappare in errori o ingenuità, che gli sono costate peraltro già sei giornate di squalifica. Carbonaro può ambire a giocare in C e quest’anno farebbe gol anche da bendato, ma deve gestire questi momenti. L’aspetto caratteriale conta tanto”.
Il dg è soddisfatto soprattutto per il rendimento dei giovani, con Gnicewicz subito decisivo all’esordio: “Abbiamo operato tante scelte oculate, indovinando gli acquisti degli under. Ho la presunzione di dire che facciamo tanto scouting nel mondo, guardando già avanti. Anche in caso di Lega Pro avremmo già tanti giovani in casa. Il passo successivo sarà un vivaio importante, per raccogliere talenti anche in Sicilia, abbattendo i costi e valorizzando il territorio”.
In rosa ci sono anche i neo-acquisti Gille e Guzman, ma presto arriveranno altri elementi, magari non ancora tesserabili come Kellian: “Il compito è facilitato perché ho tanti contatti con ex compagni di squadra in Argentina, Brasile e Africa. Ci sono altri sette o otto ragazzi che si aggregheranno per essere valutati. Non sono subito tesserabili, ma continuiamo a lavorare per l’anno prossimo. Magari individueremo presto un altro Bevis”.
L’ex bomber del Torino tiene ad evidenziare che il presidente Arena è riuscito a conquistare credibilità in questi mesi: “Messina è un grande brand. Speriamo di non dovere pregare nessuno ma che siano i ragazzi a proporsi. Potremmo valorizzare elementi provenienti da club professionistici ma dall’anno prossimo speriamo di avere anche giocatori nostri. Abbiamo fatto qualcosa di importante, al di là del risultato finale, mostrando solidità societaria”.
Ferrante si gode anche l’intesa con Infront, un unicum per la serie D: “Arriva proprio per la bontà del progetto, non è casuale. Le belle parole le possono manifestare tutti, anche perché le piazze importanti non mancano, ma qui ci sono basi importanti. Questa multinazionale ha fiutato che a Messina ci può essere un futuro calcistico e commerciale e ha sposato il progetto a 360 gradi. È un volano che ci può dare un lungo respiro”.
Recuperato con gli interessi qualche punto dilapidato in precedenza: “Domenica ci è stato negato un rigore e Marone ha effettuato soltanto una parata importante. Abbiamo sottovalutato alcune partite all’inizio e siamo scivolati, lasciando qualche dente per strada. La forza del gruppo è la nostra arma migliore. In tante situazioni abbiamo pagato errori dei singoli e non del reparto. Ma l’obiettivo prefissato era noto fin dal ritiro. La squadra è competitiva e la classifica una conseguenza”.
Domenica è in programma una trasferta da brividi ad Acireale. I granata in casa hanno conquistato nove vittorie, concesso soltanto un pari al Marina di Ragusa e perso con Licata e Giugliano. Senza il -7 sarebbero al terzo posto: “Mi hanno impressionato, non tanto in Coppa Italia, quando c’erano in campo tante seconde linee. Sono una squadra quadrata, che si difende bene. Sarà una bella partita, da tripla. Sul loro campo hanno fatto cose davvero eccelse”.
Nel corso della gestione Gabriele sono maturate ben dieci vittorie, a fronte delle tre precedenti, e un solo pareggio. “Mi sembra un dato casuale. Meritavamo il pari a Giugliano, dove siamo incappati in una giornata negativa e in un’altra espulsione ingenua. A Licata, dove il Palermo ha perso, avremmo potuto vincere. La realtà è che ci piace osare e d’altronde con i tre punti il pareggio è una mezza sconfitta”.
Il Fc potrebbe avere paradossalmente consegnato il successo del campionato alla capolista Palermo: “Non penso che perderà molti punti da qui alla fine. Il Savoia aveva una grande opportunità domenica e la partita si era messa bene. Ora deve recuperare qualche punto per arrivare allo scontro diretto più vicino ma il primo posto è molto più complicato. Vedremo come reagiranno”.