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Dopo la seconda amichevole estiva, andata in scena a Fiuggi, il direttore dell’area tecnica del Fc Messina Marco Ferrante stila un primo bilancio: “È stato un test positivo, pur nella consapevolezza che affrontavamo una formazione che milita in due categorie inferiori. Avevamo sin dal primo giorno la consapevolezza che i ragazzi partivano da una base importante per affrontare il duro lavoro che li attende, magari evitando infortuni. Sembra tutto sotto controllo, speriamo di concludere bene la preparazione”.
Un occhio di riguardo per i sette aggregati, l’ultimo in ordine di tempo Giulio Di Razza, terzino sinistro under ex Frosinone e Genoa: “Era importante disputare un buon test e valutare i ragazzi aggregati, per capire se sono all’altezza della situazione. Il bilancio tutto sommato è positivo. Sulle valutazioni complessive dei singoli ragazzi credo che sia più corretto attendere la conclusione del ritiro, perché dare giudizi prima sarebbe affrettato, anche in virtù dei carichi di lavoro”.
Il mercato dovrebbe regalare a breve un’importante novità: “Tra centrocampo e attacco attendiamo almeno tre-quattro pedine, che completino la rosa e la impreziosiscano ulteriormente. Dobbiamo firmare uno-due colpi importanti, giocatori ideali per la nostra causa”.
Il primo è quello del centrocampista Giuseppe Palma, 26enne prodotto del vivaio del Napoli, con sessanta presenze tra i professionisti con Vicenza, Paganese, Ischia e Rieti. Nell’ultimo mercato invernale era sceso in D, firmando con la Turris tre reti nelle otto gare disputate prima della sospensione del torneo, contribuendo al primo posto che è valso l’approdo in Lega Pro. In carriera anche le esperienze all’estero in Svizzera e Lituania.
Un innesto che compensa il mancato concretizzarsi del colpo più roboante, dal momento che l’argentino Ledesma sembra ormai un capitolo chiuso. “Si è creata qualche difficoltà perché in Argentina sono in pieno lockdown e ci sono difficoltà oggettive a uscire dal paese. In più pesano alcuni problemi di salute. Non dipende da noi, c’era l’ok del ragazzo, la retromarcia è legata esclusivamente a problematiche originate dal Covid”.
Il virus ha già originato l’isolamento di Marina di Ragusa e Sant’Agata, mentre il Troina aveva avuto problemi simili nei mesi scorsi. La ripresa dei campionati dilettantistici sembra appesa a un filo: “Bisognerà aspettare metà settembre per capire se realmente la stagione partirà regolarmente. Anche in serie A ci sono alcune problematiche. Spero vivamente che quando finirà il caldo il virus non acceleri ulteriormente, altrimenti tutto sarà più difficile. Per le categorie minori è un danno colossale. Occorrono soluzioni alternative per non bloccare nuovamente tutto, anche se il rispetto della salute resta prioritario”.
L’ecuadoriano Gaspar porta a dieci gli stranieri già tesserati: “Sono numerosi ma non credo sia un problema, perché ad esempio gli spagnoli hanno grande propensione a imparare la lingua e ambientarsi nel nostro paese. È probabile che se ne aggreghino altri nei prossimi giorni”.
Ferrante ritiene che la duttilità dei nuovi acquisti consentirà varianti tattiche: “Barnovsky è devastante e lo abbiamo provato sulla corsia di centrocampo. Abbiamo giocatori polivalenti e il nostro modulo può variare dal 4-4-2 al 4-2-4 o al 4-3-1-2. I giocatori possono calarsi in diversi ruoli, perché hanno intelligenza calcistica. Questo è sicuramente un valore aggiunto. Spero sia davvero un bel campionato. Credo che più competitor ci sono più sarà vivo il torneo, con la speranza che noi possiamo fare molto bene. Il nostro motto è sempre lo stesso: rispetto per tutti, ma paura di nessuno”.