Il Fc si è regalato un colpo a sorpresa e il direttore dell’area tecnica Marco Ferrante non nasconde la soddisfazione: “Pablo Ledesma lo seguivamo da settimane, per quantità e qualità è un calciatore superiore alla media della categoria. Il presidente voleva assicurarsi un profilo importante per il nostro mosaico, in linea con gli obiettivi. Vuole il meglio per Messina. Non è stato semplice ma neanche troppo difficile. La riservatezza con cui è stata condotta la trattativa è stata determinante”.
Secondo il dirigente a convincere Ledesma a trasferirsi con la famiglia in Italia, otto anni dopo Catania, è stata la bontà del progetto: “Conta più dell’aspetto economico. Pablo ha preso informazioni e ricevuto tanti feedback positivi, su un club che è sempre più solido. Il direttore sportivo Cesar Grabinski ha fatto un grande lavoro, ma il merito in primis è del presidente, che già un anno fa aveva dato il là alla trattativa con Coria”.
Il suo approdo a Messina potrebbe slittare alla seconda settimana di agosto: “C’è il problema del Covid, che complica la sua partenza dall’Argentina. Cercheremo di accelerare l’iter burocratico. Confidiamo di averlo prima di Fiuggi, già a metà del pre-ritiro del Celeste”.
Per lo stesso motivo non è scontata la presenza in riva allo Stretto di Alberto Gomes Aladje: “Non sarà semplice riportarlo subito in Italia. Nel suo caso attendiamo comunque un responso dettagliato sulle sue condizioni fisiche, che sarà determinante per prendere una decisione. Stiamo ancora valutando, senza fretta, la posizione di Melillo”.
Ledesma ha 36 anni, Giuffrida 34, Coria 33. Ma Ferrante smorza sul nascere i critici: “Contano le motivazioni, come dimostra Buffon, non la carta d’identità. Basta essere integri fisicamente e avere fame. Giovanni è stato uno dei migliori l’anno scorso. La nostra forza è stato il gruppo. Non romperemo l’equilibrio e rispetteremo i canoni e il budget prefissato”.
Ferrante prevede ancora quattro innesti, dalla cintola in su: “Ci servono venti potenziali titolari. In difesa siamo a posto e Barnofsky sarà a Messina dal primo giorno di pre-ritiro. A centrocampo potrebbe mancare ancora qualcosa sia tra gli under che tra gli over. Davanti lavoriamo a due colpi interessanti. Senza fretta lavoriamo su alcuni profili che hanno già giocato in categorie superiori o che comunque in D fanno la differenza. Come Ledesma sono stati tenuti sotto traccia”.
Grande attenzione sarà dedicata agli under: “Ricossa è un elemento di prospettiva, che deve confermarsi nel calcio dei grandi, dopo i buoni numeri nella “Primavera” del Torino. Conosciamo già le qualità di Marone, Casella e Camara. Puleo rientra dal Sant’Agata e sarà valutato in ritiro, insieme ai giovani del vivaio, da cui avevamo già promosso in prima squadra Bonasera e Santapaola”.
L’arrivo di Ledesma stravolge i piani di mister Gabriele? “Il dialogo con il tecnico è stato costante: ci siamo confrontati. L’allenatore ha carta bianca ma gli elementi di grande qualità si possono adattare ai moduli e non devono essere per forza gli schemi a cambiare per loro”.
Sulla composizione del girone ci sono due correnti di pensiero. Quella “geografica” prevede due ritorni e una matricola, con l’inserimento di Nocerina, Santa Maria di Castellabate e Rotonda. Quella “politica”, come anticipato dalla nostra testata, comporterebbe lo spostamento del Taranto, come avvenne già con il Bari: “C’è questa ipotesi e me lo conferma il direttore sportivo del club pugliese. In estate si sentono tante voci: si era parlato anche di Catania e Trapani… Noi abbiamo maturato un’importante esperienza, sappiamo in cosa abbiamo sbagliato e dove migliorare. Dobbiamo consacrarci dopo un’annata importante. Con più competitor magari sarà più bello”.