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Ferrante: “Coria un valore aggiunto ma parla il campo. Il Celeste? Un’emozione”

Il Fc Messina ha iniziato la stagione con il piede giusto, come certifica lo score di tre vittorie e un pareggio, anche se la Palmese è apparsa ancora in ritardo e non ha rappresentato certo un ostacolo insormontabile in questa fase della stagione.

Il direttore generale Marco Ferrante è soddisfatto per come la squadra è scattata ai nastri di partenza: “Le due gare di Coppa ci sono servite per acquisire consapevolezza ma l’obiettivo di tutti resta il campionato. Abbiamo allestito un organico importante, anche se tre giocatori non sono stati ancora tesserati per motivi burocratici. Restiamo vigili, pronti a cogliere eventuali opportunità se dovessero presentarsi”.

Barbera, Arena e Ferrante
Il presidente del Ctv Antonio Barbera, Arena e il dg Marco Ferrante

La soddisfazione per il successo di Palmi ha attenuato l’amarezza per il mezzo passo falso con il Licata. L’ex bandiera del Torino spera che alla distanza i due punti persi possano essere recuperati: “Nel calcio esiste la legge di compensazione: magari arriveranno in una partita in cui meriteremo meno. Quindi non fasciamo la testa”.

A metà settembre è già tempo di bilanci e il dirigente originario di Velletri non vede particolari lacune: “Siamo abbastanza quadrati in tutti i reparti. Gli undici over dovrebbero essere sufficienti e a differenza di altre squadre abbiamo under importanti. Con il Licata avevamo in campo sette giovani negli ultimi venticinque minuti e non abbiamo sfigurato. A volte dispiace lasciarne alcuni fuori”.

Ferrante e Morello
Il direttore generale del Fc Messina Marco Ferrante e il ds Davide Morello (foto Familiari)

C’è grande attesa per i due argentini fermi ai box: Melillo speriamo di vederlo in campo tra due settimane. L’iter previsto per il tesseramento di Coria invece non può essere forzato. Non vediamo l’ora di poterlo schierare perché può fare la differenza in positivo. È un trequartista esperto, che può fare saltare gli equilibri attaccando nell’uno contro uno. E sono certo che si adatterà immediatamente al nostro calcio”.

Anche la difesa della Palmese non era il test più duro dell’anno, l’impatto di Aladje si è rivelato devastante: “Ha realizzato tre gol ma per me non è una sorpresa. Era una scelta di mercato mirata, nel “mio” reparto. Ma nel calcio meno parli e meglio è. Conta soltanto il rettangolo di gioco: dobbiamo dare il 101% e pedalare più degli altri mantenendo un profilo basso e l’umiltà”.

Morello, Marchetti e Ferrante
Il ds Morello, il difensore Domenico Marchetti e il dg Ferrante

Cardine del progetto il presidente Rocco Arena: “Trasmette grande carica e positività al gruppo e a chi lavora con lui. La sua presenza rappresenta un toccasana. E per il mercato ci ha dato carta bianca. Non abbiamo tanto seguito ma speriamo che con i risultati possa aumentare”.

Il Palermo, supportato da circa 9mila abbonati e altrettanti paganti, è la favorita d’obbligo: “Sulla carta ci sono squadre più avanti di noi. I rosanero, che pure non ci devono spaventare, soprattutto come brand, avendo recentemente militato in A e B, sono ovviamente un gradino sopra. Ma la parola conclusiva spetta al campo”.

Rocco Arena
Rocco Arena affiancato dal ds Morello, dal dg Ferrante e dal responsabile del vivaio Alessandro (foto Marco Familiari)

A differenza della formazione allenata da Rosario Pergolizzi, il Fc ha scelto un under in porta: “Anche se giovani, Aiello e Oliva hanno già esperienza in D. Abbiamo preferito schierare un over in più di movimento. A centrocampo e in attacco siamo coperti, anche perché Coria potrà ricoprire più ruoli. Servirebbe un altro under in difesa, ma non si trova facilmente. Niang? È comunitario ma è un’altra operazione articolata”.

Prima dell’avventura da dirigente, Ferrante a Messina ci aveva giocato varie volte da avversario: “Sono stato per sette anni e mezzo a Torino, ma al Sud ci capitavo spesso. Era sempre dura arrivare in una piazza importante, con una tifoseria che rappresenta storicamente il dodicesimo uomo”.

Ferrante, Giuffrida e Arena
Il dg Ferrante, il neo-acquisto Giuffrida e il presidente Arena in posa (fonte Gazzetta del Sud)

Domenica al “Franco Scoglio” sarà di scena l’ambizioso Corigliano, la squadra della città di Gattuso: “Con Rino siamo grandi amici, è un personaggio che come noi vive di passione. Non li conosco bene ma il nostro allenatore è meticoloso e li sta studiando. Li rispettiamo perché sono imbattuti, si parlava bene di loro già in estate. Abbiamo stentato alla prima in casa, speriamo di fare meglio. In fondo siamo consapevoli della nostra forza”. 

Il sogno però è tornare al “Celeste”, in via Oreto: “Sarebbe un’emozione anche soltanto utilizzarlo per gli allenamenti, perché emana storia. L’obiettivo è giocarci ma ci vogliono tanti permessi per avere il via libera. Se ne stanno occupando l’amministratore delegato Carmelo Santoro e il consigliere Francesco Mento. Anche il “Franco Scoglio” è un grande palcoscenico anche se ovviamente è un po’ dispersivo per la D”.

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