Il futuro del Fc Messina è sempre più incerto. Il club è passato in pochi mesi dal mancato ripescaggio in C, che con una fideiussione regolarmente riconosciuta dalla Lega Pro si sarebbe concretizzato, alla zona playout in D, a cinque punti dalla salvezza diretta. Ma a preoccupare adesso non sono i risultati sul campo, pur desolanti rispetto al biennio precedente. Nelle ultime ore, infatti, il presidente Rocco Arena si è fatto da parte.
Ad annunciarlo è l’amministratore delegato Carmelo Santoro: “Ho preso atto del disimpegno del massimo dirigente, che ha riferito di non essere più in grado di finanziare la società. Nelle ultime ore è arrivata anche la rinuncia di una cordata che sembrava pronta a subentrare. Cerchiamo una soluzione diversa e lavoriamo comunque per concludere la stagione. Ho l’obbligo di fare il possibile per preservare il titolo sportivo e gli interessi dei creditori con cui dobbiamo ancora onorare degli impegni”.
All’apprezzabile chiarezza di Santoro si uniscono anche le dichiarazioni di Domenico Panico, imprenditore campano con un passato da calciatore, alla guida di una variegata cordata che da qualche settimana lavorava sotto traccia per ereditare la gestione del club. Un’operazione che però non si è concretizzata, sembra per la mancata chiarezza legata ai conti pregressi della società.
“Nei mesi scorsi ho traghettato in riva allo Stretto il tecnico Emanuele Ferraro e sette calciatori attualmente in rosa – esordisce Panico -. Mi sono interfacciato con il vice-presidente Santi Cosenza e l’amministratore delegato Carmelo Santoro. Anche se il presidente Arena si è fatto da parte riteniamo che non vi sia però la possibilità di succedergli nella gestione. Mi dispiace per Ferraro, che è stato un ottimo calciatore con oltre 300 presenze e 80 reti tra B, C e D e a mio avviso ha grandi margini di crescita come allenatore. Lo stesso vale per i ragazzi, che hanno sempre dato il massimo in queste settimane”. La squadra infatti si è regolarmente allenata e anche venerdì sarà in campo.
Sembra essersi defilato anche l’imprenditore calabrese Lorenzo Speziali, che in estate stipulò un contratto di consulenza con il club e doveva entrare a far parte del consiglio di amministrazione. A questo punto Santoro dovrà concentrarsi su un’ulteriore trattativa ancora in corso, ma il tempo stringe. Di certo c’è che la società ha chiesto e ottenuto il nulla osta per disputare le proprie gare casalinghe al “Biagio Fresina” di Sant’Agata, decisamente meno oneroso in termini di costi rispetto al “Franco Scoglio”, e già utilizzato dalla formazione locale guidata da Mimmo Giampà.
Con l’apertura della sessione invernale il club dovrebbe peraltro formalizzare svariati svincoli. Gli over Sow (match-winner all’esordio a Portici, prima dello stop per infortunio), Siaj e Aliaga e gli under Rosi, Thiam e Bozzanga hanno lasciato d’altronde da giorni la città dello Stretto mentre Ozuna, fermo da mesi per problemi fisici, rientrerà per fine prestito alla Sampdoria. La rosa dovrebbe così ridursi a 29 unità.
Ai giocatori già fuori dal progetto per scelte tecniche, in assenza di certezze sul futuro, potrebbero però aggiungersi anche elementi che fin qui hanno giocato con continuità. È il caso di Alberto Rosa Gastaldo, che ha collezionato dodici presenze e una rete a Lamezia: sulle sue tracce ci sono Castrovillari, Giarre e Biancavilla.