Fazzi: “A Cerignola ci è mancata l’anima. Il gruppo è vivo e pronto a reagire”

Nicolò FazziNicolò Fazzi in azione a Cerignola (foto Savino Ferraro)

Il Messina è reduce dalla cocente delusione di Cerignola, che Nicolò Fazzi ha commentato negli studi di “Contropiede”, su Tcf: “È una prestazione che va dimenticata. Alla squadra sono mancate l’aggressività, il carattere e l’anima. Subiamo gol evitabili e ci siamo sciolti, non abbiamo avuto la reazione giusta. Dobbiamo resettare, compattarci e ripartire, migliorare nei duelli e nell’atteggiamento, avere fame. Siamo tornati subito in campo: non era una ripresa punitiva, ma costruttiva”.

Cerignola

A Cerignola il ko più brusco per il Messina (foto Savino Ferraro)

Il prodotto del vivaio della Fiorentina ritiene che soltanto l’impegno potrà dare una sterzata alla stagione: “Siamo abituati a battagliare. L’obiettivo è salvarsi, il progetto della società è questo anche se l’ambiente vorrebbe altro. C’è poco da parlare, bisogna lavorare e basta. Dobbiamo seguire il mister, un grande insegnante di calcio. La squadra è giovane, non le vanno trasmesse troppa ansia e pressioni. I passaggi a vuoto fanno parte del percorso di crescita”.

Nello spogliatoio c’è la consapevolezza di una giornata no, che va assolutamente cancellata: “Eravamo partiti bene, avevamo il pallino del gioco, ci temevano. La voglia di portare a casa il risultato ci ha condizionato. È stato un black-out totale, nel calcio è tutta una conseguenza come dice sempre il mister. Se non girano quattro o cinque calciatori condizionano anche gli altri. Ci manca un rigore a favore da più di un anno, un dato che parla da solo. Proveremo a farci sentire in tal senso”.

tifosi Messina

Alcuni striscioni dei tifosi del Messina a Cerignola (foto Savino Ferraro)

Fazzi crede però fermamente nella possibilità di raggiungere l’obiettivo, bissando l’ultima salvezza: “Non sono preoccupato, come non lo ero lo scorso anno. In settimana vedo un gruppo vivo, che lavora bene e non si risparmia. Sapevamo che l’impatto con il calcio dei grandi poteva essere complicato per i nostri giovani. Anche tanti ragazzi sulla carta già over sono ai loro primi campionati e quindi hanno bisogno di crescere e imparare dagli errori”.

La rosa è stata ringiovanita. L’ex Perugia spiega la scommessa della società: “Rispetto all’anno scorso è stata costruita diversamente. C’è meno esperienza, anche se un piccolo blocco è stato mantenuto. Ci sono comunque qualità e ragazzi su cui società importanti puntano: li hanno mandati a fare esperienza in C dopo esperienze di vita nei loro vivai. Balde? Si allena con grandissimo impegno e quindi merita di giocare”.

Fazzi

Fazzi cerca di fare ripartire l’azione (foto Savino Ferraro)

Fazzi ha parlato della sua estate e degli obiettivi futuri: “Avevo l’opportunità di avvicinarmi a casa ma la società mi ha trattenuto, facendomi sentire importante. Le corsie esterne rappresentano il mio ruolo naturale, la duttilità è una mia arma. Posso giocare da mezzala. Sono stato in ritardo di condizione, lavoro per recuperare. Sarò matto ma spero di giocare ancora per dieci anni e magari di tornare in serie B”.

L’Acr deve reagire sotto la spinta dei suoi leader: “In carriera sono sempre stato curioso, cercando di carpire i segreti dai direttori e dai giocatori più forti che ho incrociato. Oggi cerco di trasmettere esperienza e personalità ai più giovani. Devo tirare fuori qualcosa in più anche io. La strada è lunga, lo dimostra la passata stagione. Il Messina può vincere e perdere con chiunque, siamo pronti a dimostrarlo”.

Sabato bisogna riavviare il discorso interrotto allo Scida: “La Gelbison arriva dalla D e ha entusiasmo per la serie utile. Va presa con le molle, cercheremo di reagire. Ci manca la spensieratezza che ci daranno i risultati. Basta poco, avevamo già mostrato ottime cose con Giugliano e a Crotone, dove si è vista la crescita sul piano del gioco. Chi non aveva avuto spazio ha confermato di potere fare bene”.

Autori

Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza