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Messina

Faticanti: “Thiago Motta vede tutte le nostre gare. Il mio modello? Locatelli”

La Juventus Next Gen ha conquistato contro il Messina la terza vittoria consecutiva, cambiando drasticamente in poche settimane la propria classifica. È soddisfatto il centrocampista Giacomo Faticanti, scuola Roma.

Petrungaro
Petrungaro vicino al gol (foto Paolo Furrer)

“È stata una vittoria fondamentale. Volevamo dare continuità agli ottimi risultati delle ultime settimane. Lavori meglio quando vinci e ora siamo felici perché stiamo raccogliendo i frutti del lavoro intenso svolto in questi mesi. Abbiamo dato un segnale al campionato. Stiamo finalmente riuscendo a mostrare il nostro potenziale e il reale valore. Vogliamo uscire dalla zona retrocessione”.

Faticanti ha commentato la prova dell’Acr: “Non ho visto il Messina troppo in difficoltà. Per una parte del primo tempo abbiamo saputo soffrire da squadra. Loro erano propositivi, non sono venuti certo in gita. Volevano tenerci dietro ma siamo stati bravi a non cadere nelle loro provocazioni e a vincere con il bel gioco”.

Juventus Next Gen
Il gol di Guerra (foto Paolo Furrer)

Decisivo il ritorno, dopo la parentesi di Foggia, del tecnico Massimo Brambilla, che già guidò i giovani bianconeri in finale di Coppa Italia e fino ai quarti di finale dei playoff: “Da quando è arrivato ha cercato prima di tutto di lavorare sull’aspetto mentale e ci è riuscito alla grande. Ora chiaramente vogliamo continuare così. Il segnale più bello è stata l’esultanza di gruppo dopo la vittoria con la Cavese ma anche con il Messina si è visto che avanti 2-0 non volevamo prendere gol”.

In bianconero una grande opportunità di crescita: Torino è una bellissima città, in cui ci si ambienta facilmente. È difficile trovarsi male nella Juve, abbiamo tutto a disposizione. Avevo voglia di giocare e rimettermi in gioco dopo un anno difficile, era la soluzione migliore per me”.

Anatriello
Anatriello fa salire la squadra (foto Paolo Furrer)

Tanti i calciatori che hanno compiuto il grande salto dalla C alla A: “Appena il direttore Chiellini mi ha chiamato ho chiesto al mio procuratore di forzare la mano per venire qui. So che è un club importantissimo. Sappiamo che Thiago Motta guarda tutte le partite. è uno stimolo per noi, la prima squadra è vicina e c’è un occhio di riguardo per tutti noi”.

Cresce il feeling con i compagni di reparto: “Devi conoscere chi ti gioca affianco. Palumbo è un palleggiatore che prende più spazio, Owusu Seedorf invece è un giocatore di incursione, che si inserisce e quindi devi giocare un po’ più dietro e coprire. Il mio modello? Locatelli, che sta facendo un campionato pazzesco ed è quello che si avvicina di più al mio stile di gioco. Ho visto dal vivo la sua strepitosa partita con il Manchester”.

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