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Facciolo: “Per il Sant’Agata un percorso notevole. A Reggio Calabria la svolta”

Il tecnico Michele Facciolo ha stilato un bilancio del girone di andata ai microfoni di Radio Stereo Sant’Agata: “Questo percorso ha fondamenta lontane, grazie al lavoro del direttore Meli e del dg Amata. Ho avuto la fortuna di arrivare in una società che condivide le mie stesse idee di calcio. Mi chiedevano una squadra propositiva in campo, che potesse far divertire i tifosi. Dai primi contatti con i calciatori si capiva la voglia di venire in questa realtà reduce da gradi campionati e che ti mette al centro del progetto”. 

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Le indicazioni di Facciolo a D’Amore e compagni (foto Calogero Librizzi)

Il gruppo è stato stravolto: “Abbiamo cambiato tutto rispetto al passato ad eccezione di Marcellino e Squillace. Alla fine il gruppo, pur ringiovanito, ha mostrato le proprie qualità. Sono contento perchè rispettando il budget e con un nuovo allenatore stiamo confermando gli ottimi campionati disputati. Sconfitta come quella con la Vibonese mi hanno dato fastidio ma con il lavoro e la predisposizione dei ragazzi al sacrificio abbiamo posto basi solide”.

La salvezza è alla portata e la piazza sogna un altro playoff: “Ci servono 12 punti per confermare la categoria, poi vedremo. Squillace è un professionista, un fuori categoria per la D. Con Mincica rappresenta un esempio per tutto il gruppo. Danno consigli ai giovani, non saltano un allenamento e si sono messi a disposizione. Negli anni passati non ho trovato calciatori così. Avrò sicuramente dei meriti ma sono loro ad andare in campo. Vedo che stanno crescendo autostima e fiducia ed è fondamentale per una squadra giovane come la nostra”.

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Tommaso Squillace in posa con il ds Meli e il presidente Fazio

L’amarezza per la sconfitta a tavolino del “Granillo” è stata in parte assorbita: “L’obiettivo è che in qualunque partita la squadra riuscisse a giocare a viso aperto e certamente lo ha fatto, abbiamo vinto quattro volte fuori casa sul campo. A Reggio Calabria abbiamo disputato la gara della svolta, davanti a settemila spettatori. Una prestazione perfetta, nel gruppo è scattato qualcosa, anche a livello di condizione. Quello che è successo dopo poco ci importa, da lì il gruppo ha intrapreso un percorso importante”. 

Dopo la sosta, un autentico tour de force: “Adesso ci attendono sette gare in appena 28 giorni, sarà molto dura con due turni infrasettimanali. Fatico a comprendere questo tipo di calendario e sarà difficile anche a livello di allenamenti: dovremo infatti principalmente recuperare le energie tra lunghi viaggi. Abbiamo 26 punti, dobbiamo arrivare a 38-40 che rappresenta la quota salvezza, il vero obiettivo stagionale”. 

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