Così il commissario della FIGC, Roberto Fabbricini al Corriere dello Sport durante un’intervista concessa al direttore Ivan Zazzaroni: “Mi chiedeva della B a diciannove. Mi sono ritrovato con due delibere della lega e con diciannove lettere – tutta posta certificata – con le quali mi si chiedeva di evitare i ripescaggi. Trascurando per una volta il metodo, indubbiamente anomalo, ribadisco che sono sempre stato favorevole alla riduzione del numero delle squadre, i format attuali non sono più sostenibili. Ricordo il discorso che feci in Lega Calcio all’inizio del mandato: spiegai, appunto, che ero per una Serie A a 18, una B a 20 e due gironi di C di 20 l’uno, scatenando l’iradiddio”.
“Il sistema non si regge in piedi, posso comprendere le ragioni dell’Assocalciatori, ma è necessario mettere un punto esclamativo e quindi avviare una riforma che probabilmente scontenterà qualcuno ma che permetterà al calcio italiano non solo di sopravvivere, addirittura di crescere”.