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Evenepoel vince la Liegi. Nibali 30°: “La tappa di Messina sarà emozionante”

Alla Liegi-Bastogne-Liegi si registra il trionfo di un’altra stella nascente: l’anno scorso era stata la volta dello sloveno Tadej Pogacar, quest’anno è toccato al belga Remco Evenepoel, 22 anni, uno dei tanti Eddy Merckx di nuova generazione, che in carriera ha già dato prova di grande classe.

Vincenzo Nibali
Vincenzo Nibali in azione alla Coppi e Bartali

Evenepoel si era presentato al via per sostenere Julian Alaphilippe, che è finito contro un albero e poi in ospedale ai -60 km, lasciando campo aperto al compagno di squadra. Nella caduta sono rimasti coinvolti una settantina di corridori, alcuni dei quali sono finiti in un bosco nel bordo destro della carreggiata.

Evenepoel non s’è fatto sfuggire l’occasione e ha azzannato il successo, scattando sulla Redoute (un muro lungo 2 km, con il 9% di pendenza media) e rimontando uno per uno i fuggitivi, fino a raggiungere il tetto della corsa più antica fra le classiche monumento. Gli ultimi 21 chilometri, Remco li ha affrontati a tutto gas, pedalando con una rabbia e una determinazione senza freni. Alla fine, dopo vari tentennamenti, i rivali del giovane belga si sono dati una mossa e sono partiti al contrattacco, ma ormai era troppo tardi.

Vincenzo Nibali
Per Vincenzo Nibali nuovi progressi dopo lo stop forzato

Sul podio, assieme a Evenepoel, ci sono finiti i connazionali Quinten Hermanse Wout van Aert, in ritardo di 48″. Il migliore degli italiani al traguardo è stato il toscano Diego Ulissi, 22esimo, buon 30esimo il messinese Vincenzo Nibali, in ritardo di condizione dopo il Covid che lo ha profondamente debilitato: “Non ricordo una Liegi corsa a questa velocità. È chiaro che non potevo fare di più, anzi sono contento di avere evitato una brutta caduta. I tifosi italiani? Sono contento di vederli al Giro. Difficile pretendere un grande risultato, cercherò di dare il massimo. Le tappe in Sicilia, soprattutto quella nella mia città natale, saranno per me un’emozione molto grande, come ho già vissuto tante altre volte. Spero di avere un caloroso abbraccio da parte del pubblico, di tutto il Giro e non solo di Messina”.

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport lo “squalo dello Stretto” ha commentato anche la vittoria di Evenepoel: “Ho visto Remco quando è partito, nessuno ha avuto la forza di seguirlo. Si può dire che è una ruota che gira. È stato bravo e ha avuto fortuna mentre per Alaphilippe, che non so ancora cosa si è fatto, è un periodo molto sfortunato”.

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