Dopo avere siglato il record personale di gol in Lega Pro, ben dieci, l’attaccante del Messina Michele Emmausso è stato ospite de “La Casa di C” al termine di una delle intense sedute di allenamento tanto care a mister Modica: “Sono un po’ stanco perché corriamo ancora. Il mister non molla mai anche se ora l’estate è alle porte e ci sarà un po’ di meritato riposo. Poi riprenderemo in vista della nuova stagione”.
Il 26enne napoletano ha finalmente raggiunto la doppia cifra, superando lo score di nove reti del 2019/2020: “Speravo di battere il record di Vibo Valentia e ci sono riuscito. Il gol più bello è il secondo realizzato a Caserta, quello più significativo nel derby con il Catania. Sono stati gol importanti, emozioni che ti regala soltanto il calcio”.
In estate suoneranno le sirene del mercato, che per il momento Emmausso comunque allontana: “Ho un altro anno di contratto e al momento non ho stravolto i miei programmi. Se non ci saranno novità andrò in ritiro con il Messina. L’anno scorso dopo un incidente ho vissuto un’annata difficile, in cui non avevo sfruttato come volevo le mie qualità come volevo”.
La trattativa estiva con Domenico Roma e Giacomo Modica è durata pochissimo: “Ero a casa, il direttore e il mister mi hanno proposto Messina e non ci ho pensato due volte perché è comunque una piazza importantissima con una storia alle spalle. Percepisco l’affetto della gente, fa piacere ma la vivo con tranquillità”.
Con il tecnico la prima svolta della carriera era arrivata proprio alla Vibonese: “Ho conosciuto il mister cinque anni fa e mi ha aiutato in tutto. È un grande uomo e un grande professionista, un buonissimo allenatore. L’ideale per un giovane che arriva dalla D o per chi deve rilanciarsi. Ti fa crescere tanto e quindi era una garanzia”.
Considerando anche le sei marcature con il Campobasso, Emmausso ha superato quota 30 tra i professionisti. Il primo salto in carriera nel 2016, con l’approdo in Liguria: “La Boys Caivanese aveva vinto la Promozione e io ho siglato con loro il record di gol in Eccellenza a 17 anni. La chiamata del Genoa fu molto emozionante e cambiò tutto. Fin da piccolo sono stato testardo, ci ho sempre creduto nonostante le difficoltà. Resto umile ma anche l’autostima è fondamentale”.
Il 26enne non ama essere sostituito ma con il Potenza è stata un’eccezione: “Sono uscito per lasciare il posto a Jacopo Fumagalli e quindi per una volta ero contento. È il giusto premio ma deve ancora portare le paste nello spogliatoio per celebrare a dovere questo esordio”.