“Sono venuto qui con l’intento di dire la mia, non pensavo di arrivare così avanti”. Elios Manzi, ad Almaty, è arrivato più avanti di tutti, primo nei 60 kg in una gara di Grand Prix. E già così, è abbastanza per spellarsi le mani ad applaudire, anche perché le cinque vittorie ottenute nel torneo kazako il ventenne di Furci Siculo le ha ottenute tutte con atleti che lo precedono nella classifica mondiale ed in particolare il francese Limare, l’uzbeko Lutfillaev e il kazako Ibrayev hanno già in tasca il pass per Rio.
I 300 punti del primo posto nel Grand Prix però, spingono Elios Manzi ancora più avanti e arriva fino a dove nessuno pensava potesse arrivare: fra i qualificati per le Olimpiadi. Un’impresa straordinaria se si pensa che ha disputato la prima gara di qualificazione soltanto quattro mesi fa, in gennaio con lo European Open a Sofia. Secondo posto nei 60 kg, poi ha superato due turni nel Grand Prix a Dusseldorf in febbraio, meritando la convocazione per gli Europei a Kazan. E qui sorprese tutti, classificandosi al terzo posto e ottenendo quindi il bronzo.
Settimana scorsa a Baku, Elios ha disputato il primo Grand Slam, si è battuto bene, ma è uscito al primo turno. Conti alla mano, la qualificazione per Elios Manzi a Rio non la si poteva escludere a priori, ma per renderla possibile ci voleva il primo posto nel Grand Prix ad Almaty, ultima gara. “Partecipare ad una gara sapendo che l’unico risultato utile per qualificarsi è il primo posto è difficilissimo – è stato il commento dei due coach ad Almaty, Francesco Bruyere e Paolo Bianchessi – se poi hai 20 anni e devi combattere con i più forti del mondo allora forse, ma solo forse, è impossibile. Abbiamo un talento… Elios ha scritto un pezzo di storia e ci ha fatto emozionare”.
È emozionato anche Dario Romano, il coach azzurro in partenza per l’OTC ad Antalya (16-21 maggio) con le già qualificate Odette Giuffrida ed Edwige Gwned, “L’avevo detto che questo ragazzetto avrebbe fatto parlare di sé! Grande Manzi!”, è stato il suo commento. Ma se la scena è tutta per Elios, è festa anche per Fabio Basile, che ha conquistato un quinto posto nei 66 kg che ritorna utilissimo per rimanere all’interno della zona qualificazione. Fabio Basile, così come Manzi, ha scalato molto rapidamente la classifica mondiale.
Entrambi facevano parte del progetto “Tokyo 2020”, voluto dalla Fijlkam. La qualificazione alle Olimpiadi è arrivata quindi con quattro anni di anticipo rispetto agli obiettivi! Un traguardo fenomenale per il 20enne cresciuto nelle fila dell’Airon ’90 di Furci Siculo, ora in forza al Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle. A Rio potrebbe ritrovare altri tre messinesi: il pallanuotista Massimo Giacoppo, che a 33 anni spera di strappare l’ultima convocazione nel Settebello già qualificato, il ciclista Vincenzo Nibali, in lizza per la vittoria del suo secondo Giro d’Italia in questi giorni, e il pallavolista milazzese Daniele Sottile, in forza al Latina.