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Messina

Ecco tutti i club che potrebbero correre per la C: il punto sui ripescaggi

Il Messina si è tuffato nell’operazione ripescaggio, forte del supporto dell’ex dg Lello Manfredi, che ha seguito gli interventi di messa a norma del “Franco Scoglio” in vista dei concerti di Vasco Rossi e Negramaro e supervisionerà la predisposizione delle carte con cui l’ACR prova a riconquistare quella C a cui aveva rinunciato poco più di un anno fa, anche se con un differente sodalizio.

Gabriele Gravina
Il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina (foto Ansa)

Proprio questo aspetto alimenta le speranze: Messina è una piazza con grande tradizione sportiva e un potenziale bacino d’utenza di tutto rispetto. Ed è in corsa perché la società è nuova e quindi totalmente slegata da quella che mise in imbarazzo il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina. Le esclusioni dalla B di Bari, Cesena e Avellino (che ricorrerà al Collegio di Garanzia del Coni), le rinunce alla C di Mestre, Reggiana e Fidelis Andria e il vuoto d’organico generato dalla fusione tra Bassano e Vicenza alimentano i sogni di tante piazze.

Abbiamo contattato fonti molto autorevoli a Firenze e Roma, per fare il punto sulla possibile griglia dei ripescaggi, che da quest’anno vedono la regola dell’alternanza tra squadre B dei club di A, retrocesse dalla C e Dilettanti. In tal senso, in prima fascia ci sono la Juventus B, seguita dal Prato e dalla Cavese di Giacomo Modica e dei tanti ex messinesi. In seconda fascia, in virtù della rinuncia dell’Inter, si colloca il Milan B. al netto della delicata situazione societaria che interessa la prima squadra. Incerte le adesioni da parte del Torino, che aveva già girato in prestito ad altri club alcuni degli elementi più rappresentativi, e della Roma, che potrebbero posticipare le proprie velleità alla prossima stagione.

Prato
Il Prato è in pole tra le retrocesse dalla C

Per il quinto dei sette posti attualmente a disposizione il primo “giallo”. La pronuncia che ha rimesso in corsa il Novara e il Catania per la B, dopo l’istanza presentata dai piemontesi, potrebbe infatti riaprire le porte della C al Santarcangelo, che spinge per la riammissione. In precedenza, invece, era escluso chi aveva subito penalizzazioni per il mancato pagamento degli emolumenti nell’ultimo triennio (come sancisce il paragrafo D4 dei criteri). Va detto che sul punto la Ternana ha già preannunciato ricorso contro la decisione del Tribunale Federale Nazionale, mentre l’Entella confida nella penalizzazione di 15 punti richiesta lo scorso 17 luglio dalla Procura Federale nei confronti del Cesena, in modo da subentrare nell’organico della B.

Santacangelo
Il Santarcangelo chiede la riammissione dopo la scomparsa del Vicenza con cui perse i playout

Tra le retrocesse, secondo la “Gazzetta dello Sport” oggi in edicola, sarebbe in lizza anche il Gavorrano, ma noi non abbiamo avuto conferme e lo stesso club toscano due giorni fa si era ufficialmente defilato. Esaurite le seconde squadre e le retrocesse vogliose di riconquistare il professionismo, resterebbero in corsa soltanto le formazioni di D. Lega e Figc stanno già monitorando tre dossier. Oltre al Como, che parte in pole position nonostante le perplessità del presidente uscente, in corsa ci sono anche l’Imolese (che sembrava esclusa ma sta adeguando lo stadio per farsi trovare pronta) e il Latina, pur scoraggiato dalla graduatoria. La prossima settimana chiarirà se tutte presenteranno effettivamente una domanda di ripescaggio o saranno scoraggiate dagli ingenti investimenti, che invece Sciotto si dice pronto a onorare.

Como
Il Como è la seconda squadra di D in graduatoria dopo la Cavese

A questo punto resta proprio il nodo legato alle squadre escluse dalle graduatorie per il ripescaggio, come il Messina, che non ha disputato gli ultimi playoff. In questi mesi sono arrivate indicazioni discordanti. La Lega Pro ha annunciato a più riprese che sarebbe stata pronta ad affrontare il campionato con meno di 60 squadre, chiudendo a priori a questi club. Era successo un anno fa, con 57 società al via, e nelle scorse settimane il presidente Gravina ipotizzò non a caso tre gironi da 18.

Per timore che le griglie fossero fino in fondo vincolanti e che i 300mila euro del contributo straordinario a fondo perduto andassero in fumo, un anno fa nessuna delle squadre fuori graduatoria presentò domanda di ripescaggio. Ma a Roma e Firenze potrebbero ignorare davvero l’istanza dei peloritani, applicando restrittivamente i regolamenti? Ecco perché l’ACR vuole provare a riscrivere gli scenari, riconquistando di colpo una fetta della credibilità perduta.

Imolese
L’Imolese deve risolvere la questione stadio per concorrere in ottica ripescaggio

Ecco le società che potrebbero chiedere la C:
Juventus B
Prato (retrocessa)
Cavese (D)
Milan B
Santarcangelo o Gavorrano (retrocesse)
Como (D)
Torino B o Roma B
Imolese (D)
Latina  (D)
Messina (fuori graduatoria)

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