Con il sito della Figc inaccessibile per 90 minuti sono state le agenzie ad anticipare le due principali sentenze poi pubblicate sul portale ufficiale. Retrocessione in Lega Pro e 12 punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione. È questo per il Catania il responso del Tribunale Federale Nazionale sulla vicenda delle partite comprate dal presidente Pulvirenti in chiusura dello scorso campionato di Serie B.
E’ stato condannato anche il Teramo, retrocesso in Serie D. Stessa sanzione anche il Savona. Lo ha stabilito il Tribunale Federale Nazionale nelle sentenze relative al processo di primo grado al calcioscommesse per quanto riguarda i filoni di Catania e Catanzaro. Per il Catania si tratta di una sentenza peggiorativa in quanto il procuratore federale Palazzi aveva chiesto la retrocessione in Lega Pro e -5 punti di penalizzazione in virtù dell’articolo 24 (collaborazione e ammissione) riconosciuto dalla procura al patron, Antonino Pulivrenti. Al Catania è stata inoltre comminata un’ammenda di 150mila euro. Cinque anni di inibizione e multa di 300mila euro all’ex presidente del club etneo, Antonino Pulvirenti. Inoltre sono stati disposti 4 anni di inibizione e ammenda di 50mila euro per l’ex a.d. etneo Pablo Gustavo Cosentino e 5 anni di inibizione più preclusione e ammenda di 150mila euro per Piero Di Luzio.
Per quanto riguarda la combine Savona-Teramo, per il club abruzzese è confermata la responsabilità diretta del patron Luciano Campitelli e quindi la retrocessione in D, ma rispetto alla richiesta di -20 punti avanzata dalla procura federale la penalizzazione è stata decurtata. Lo stesso vale per il Savona. Le due squadre erano accusate dalla procura federale di aver «combinato» l’ultima partita dello scorso campionato di Lega Pro: vincendo a Savona gli abruzzesi ottennero la promozione in Serie B.