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Ecco il nuovo Sant’Agata. Sosa: “Non sarà una meteora e guarderà all’Argentina”

Per il Sant’Agata inizia una nuova era. La nuova proprietà argentina non ha promesso la luna, e potrebbe essere un’ottima notizia perché i proclami senza basi d’appoggio servono a poco. Ma soprattutto il club biancazzurro, dopo avere rischiato seriamente di scomparire, ripartirà ancora dalla serie D, per il quinto anno consecutivo.

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La nuova dirigenza del Sant’Agata (foto Gabriele Ferruccio)

Santo Russo è il nuovo ds, Massimiliano Ferraro sarà il responsabile tecnico, il noto procuratore Beppe Accardi un consulente dell’area mercato. Presente in conferenza stampa al Castello Gallego anche il vice-presidente Ariel Oyeda. Si è congedato con soddisfazione il direttore generale uscente Gianluca Amata: “È un nuovo giorno per il nostro Sant’Agata. Avete conosciuto in questi anni i tanti volti della dirigenza, che sono riusciti a farci arrivare a livelli importanti, rendendo il nostro club un esempio per risultati, organizzazione e gestione”.

Amata non teme che il nuovo progetto possa rappresentare una fugace parentesi: “La credibilità acquisita negli anni ci hanno portato ad essere scelti da questi imprenditori argentini, che consentiranno a Sant’Agata di continuare a fare calcio. Il progetto proseguirà, la squadra non lascerà la nostra città dopo un anno”. Un rischio che sarebbe stato molto più concreto in caso di cessione del titolo a club di altre province.

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Il folto pubblico del Castello Gallego (foto Gabriele Ferruccio)

Il nuovo presidente Maximiliano Sosa è attivo nel settore delle telecomunicazioni ma è soprattutto titolare della Mg Sport, società di scouting che nelle intenzioni dovrà traghettare vari calciatori sudamericani in provincia di Messina: “Vogliamo avviare una sinergia con l’Argentina. Ringrazio il sindaco Mancuso e il direttore Amata. Avevamo la necessità di individuare una squadra per avviare un progetto calcistico che possa durare nel tempo. Abbiamo trovato la realtà giusta, una società molto organizzata, questo per noi è stato molto importante”.

“Vogliamo lavorare in modo professionale e fare bella figura, in linea con i risultati degli ultimi anni – ha aggiunto Sosa –. Siamo qui per crescere progressivamente. Adesso dobbiamo riorganizzare tutto, conciliando le due dirigenze, la vecchia e la nuova”. La proprietà uscente ha infatti garantito il mantenimento dei vecchi sponsor e un supporto di natura logistico, indispensabile per una proprietà estera senza contatti sul territorio.

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Il presidente Maximiliano Sosa e l’ex dg Amata (foto Gabriele Ferruccio)

Il massimo dirigente evita i voli pindarici: “Facendo un buon lavoro vedremo dove potrà arrivare nel tempo il Sant’Agata. Dobbiamo conoscere il campionato, anche se il mister non parte certo da zero. Vogliamo portare qui giocatori di livello. Speriamo che i tifosi ci possano conoscere piano piano e apprezzare”. Anche il tecnico sarà argentino: Carlos Dario Aurellio, con esperienze in Lettonia, Colombia, Argentina e Cile e una carriera da calciatore che lo ha già visto in Italia, a Brescia, Cosenza, Ferrara e San Giovanni Valdarno.

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