Sarà W contro Z nella prima giornata del girone C di Lega Pro 2015-16. Senza attendere l’esito dei processi sul calcioscommesse (previste per il 31 agosto le sentenze d’appello) sono stati infatti stilati i calendari del campionato di terza serie che dovrebbe iniziare – il condizionale è d’obbligo – domenica 6 settembre. Il via con Benevento-Vigor Lamezia, Catanzaro-Casertana, Cosenza-Martina Franca, Ischia Isolaverde-Lupa Castelli Romani, Lecce-Fidelis Andria, Matera-Akragas, Melfi-Juve Stabia, Paganese-Foggia,W-Z.
Quattro le incognite nei tre raggruppamenti, (nelle intenzioni della Figc una casella nel girone C sarà riempita dal Catania, condannato alla retrocessione in Lega Pro, l’altra dalla ripescata dalla D al posto del Castiglione), da 18 squadre ciascuno. Il Messina resta ovviamente alla finestra, non soltanto per i risvolti legati al “Dirty Soccer”, ma anche alla luce del ricorso presentato presso il Collegio di Garanzia del Coni, al pari di Seregno e Taranto, per chiedere il rispetto del format a 60 club. Una strada parallela per cercare di ottenere la riammissione. Paolo Marcheschi, subcommissario della Lega Pro, ha parlato a Tuttomercatoweb.com proprio di questa ipotesi: “Qualche squadra sta chiedendo che possa esserci questa possibilità attraverso i ricorsi, che però avrebbero tempi lunghi e noi non possiamo permetterceli: il campionato deve partire, non possiamo attendere mesi per avere risposte”. Il 3 settembre, a soli tre giorni dalla partenza del torneo, è prevista però l’udienza al Coni sui ricorsi legati alla normativa riguardante il numero delle società. Sarà tutto da rifare, dunque, per gironi e calendari? Il rischio rinvio per il via alla stagione di Lega Pro sembra quantomai concreto.
Immancabili anche le polemiche sulla suddivisione geografica dei tre raggruppamenti. Il botta e risposta, a suon di comunicati, tra Lupa Castelli Romani e Lupa Roma ha tenuto banco in queste ore. Da un lato la squadra neopromossa del presidente onorario Marco Amelia, ex portiere di Palermo e Genoa: “Chi gioca ad Aprilia “viene inserito” nel Girone B, la Lupa Castelli Romani che gioca a Rieti “finisce” inspiegabilmente nel Girone C. Risultato? Le squadre del Sud dovranno arrivare a Fiumicino in aereo e poi sobbarcarsi oltre 110 chilometri di pullman, percorrendo tra l’altro più di 30 km di Grande Raccordo Anulare (auguri!) per poi prendere la Strada Statale 4 Via Salaria in direzione Rieti. Una scelta logisticamente abominevole”. Sull’altro fronte il presidente Cerrai ha replicato stizzito: “La tua Lupa Castelli gioca nel girone C mentre la mia nel B per il semplice fatto che, come sempre fatto negli ultimi anni (studia prima di parlare), il criterio usato è quello geografico. E se avessi studiato avresti saputo che una società viene identificata in un luogo piuttosto che in un altro non sulla base del campo in cui gioca ma sulla base di dove ha ubicata la sua sede legale. La tua sede è a Frascati mentre la mia a Roma. Adesso che lo sai rifatti un viaggio con il tuo google map”.
Quanto è lontana la Spagna delle cinque squadre in Champions League… Già ad inizio giugno la Lfp ha saputo infatti dirimere la vicenda dell’Elche, undicesimo nella Liga ma retrocesso d’ufficio nella serie inferiore per problemi finanziari, lasciando posto all’Eibar.