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Messina

Eccellenza, si salvi chi può. Quattro o più i club a rischio cancellazione

Sempre più difficile, sempre più di corsa per sventare guai peggiori. Anche per la stagione sportiva 2017/18 sembra non siano poche le difficoltà che la Lega Nazionale Dilettanti affronterà, già a partire dalla formazione dei gironi che andrà ultimata nella prima decade di agosto. Sulla scorta di alcune dichiarazioni, già rilasciate agli organi di stampa, sono infatti numerose le squadre che rischiano di non formalizzare la propria iscrizione al prossimo campionato ed il fenomeno del dietrofront assume dimensioni preoccupanti relativamente al torneo di Eccellenza. Ad oggi, dunque a otto giorni dalla scadenza dell’attuale stagione sportiva – e dalla data che consentirà ai club di porre sotto tesseramento dirigenti, tecnici e calciatori – sembra in bilico il futuro di ben quattro formazioni, mettendo da parte i posti ancora vacanti nell’organico di prima serie regionale che costringeranno il comitato isolano a procedere all’apertura di massicce operazioni di ripescaggio.

Lo Sporting Taormina rischia lo scioglimento dopo due salvezze consecutive in Eccellenza

Intanto sono Sporting Taormina, Real Avola, Scordia a lanciare un grido di sofferenza per bocca dei loro presidenti, tutti disposti a rimettere il rispettivo titolo sportivo nelle mani del presidente regionale Santino Lo Presti. Se gli jonici lamentano l’inezia della città col presidente Mario Castorina, lo stesso accade per lo Scordia, che rischia davvero di scivolare dalle fin troppo pazienti braccia del patron Rosario Gallo. Al sodalizio messinese, come quello catanese non è giunta al momento alcuna offerta, mentre è ben diversa la situazione in capo al Real Avola, dove al momento solo l’interesse della famiglia Cutrufo – proprietaria di Siracusa e Palazzolo potrebbe sottrarre la società alla guerra intestina animata dalle due cordate di imprenditori che la finanziano.

Natale Stracuzzi ricuce lo strappo con i colleghi dirigenti dell’Acireale (foto Franco Barbagallo)

A ciò sono inoltre da aggiungere la vicina radiazione del Due Torri, retrocesso dalla Serie D e già effettivamente scomparso per l’inutilizzabilità della propria matricola, i posti liberati dalle promozioni di Folgore Selinunte e Troina rispettivamente attraverso play-off e Coppa Italia, oltre che la voglia di ripescaggio dell’Acireale. Il club etneo ha infatti sciolto la propria riserva puntando dritto alla quarta serie – frenata dalla presenza di ben sette siciliane -, una volta risolta la posizione di Natale Stracuzzi, che non sarà più presidente abdicando in favore dei soci catanesi Notarrigo e Pulvirenti.

Si prospetta insomma un gran da fare per gli uffici della LND, già nella prossima settimana al tavolo della mediazione con le singole società per regolarizzare posizioni ed accompagnare le domande di iscrizione. Unica certezza pare l’attuale confine tra i gironi A e B del campionato di Eccellenza, che continuerebbero a fare riferimento a Sicilia Orientale ed Occidentale allontanando così la possibilità di un ritorno al passato, nella divisione Nord-Sud. Saranno, in ordine temporale, le domande di ripescaggio – in pole Ragusa, Paternò Nissa – a delineare maggiormente la fisionomia dei due gironi che si contendono per lo più le tirreniche Sant’Agata e Rocca di Caprileone ad oggi vicine alla permanenza nel gruppo B.
Si salvi chi può, dunque: si apre l’ennesima estate di fuoco, sotto un sempre maggiore ritardo sulla tabella di marcia verso l’esordio nei prossimi campionati. Con la speranza che, nel calcio, resti ancora qualche Eccellenza.

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