Stefano Tricamo del Due Torri con la fascia da capitano
Il successo del “D’Ippolito” di Lamezia ha riconsegnato al campionato un Due Torri cinico e compatto, capace di lasciarsi dietro le spalle il periodo difficile dopo le sconfitte con Sarnese e Roccella. Dei passaggi a vuoto più nel risultato che non nelle prestazioni, visto che il gioco offerto dalla squadra di Antonio Venuto è sempre stato di alto profilo.
Però se prendi 6 gol in 2 partite, qualcosa lì dietro devi comunque registrare e così è stato: “Quelle sono state partite molto particolari – ha spiegato il difensore biancorosso Stefano Tricamo – con la Sarnese abbiamo subito un tremendo uno-due che ci ha tagliato le gambe, poi contro il Roccella credo che abbiamo giocato una gran partita e non meritavamo assolutamente la sconfitta, ma purtroppo siamo stati poco cinici nei momenti della partita a noi favorevoli. Dietro abbiamo recuperato un po’ di tranquillità, il mister ci ha punzecchiato per bene anche perché lui a certe cose è veramente molto attento. Però ripeto le prestazioni che avevamo sfoderato erano buone”.
Adesso dopo qualche colpo andato a vuoto il morale torna alto e la classifica anche bella da vedere, mentre alle porte c’è un’altra battaglia come quella con il Rende: “Il nostro obiettivo rimane la salvezza, che dobbiamo raggiungere il prima possibile – ha dichiarato Tricamo – battere la Cavese e poi vincere a Lamezia aiuta molto il morale, perché il valore dei campani non lo scopro certamente io mentre la Vigor si è rafforzata e presto o tardi si tirerà fuori da questa situazione. Adesso giochiamo con l’entusiasmo dei risultati e si vede. Domenica ci aspetta un’altra gara difficile, il Rende è un’ottima squadra, fatta per migliorare il piazzamento dello scorso anno però noi sappiamo di potercela giocare”.
Questo per Tricamo può essere l’anno della definitiva consacrazione, classe 1993 e già alla terza stagione in Serie D, è giunta l’ora di puntare al professionismo: “Sarebbe il coronamento di un sogno però è molto difficile – ha dichiarato – fortunatamente faccio parte di una società che ti aiuta tanto a crescere che ti aspetta e ti fa maturare serenamente. Il professionismo è un palcoscenico impegnativo, ma come me tanti giocatori di questa compagine lo possono raggiungere”.
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