“Un’avventura iniziata sotto i peggiori auspici”. E’ questo il giudizio dato dagli ormai ex senatori del Due Torri a quella che sarà di fatti l’ultima stagione della lunga vita del sodalizio biancorosso, destinato al ritiro ed alla radiazione dai quadri federali già nelle prossime ore. E così i cinque giocatori più rappresentativi della squadra che iniziò il campionato sotto la guida di Antonio Venuto, dopo le accuse rivolte loro dal neo presidente Giovanni Di Bartolo, hanno “ritenuto corretto chiarire adesso alcuni importanti aspetti che li riguardano, dopo essere stati chiamati in causa dalla società“, con una lettera aperta – così come ha fatto Di Bartolo qualche ora fa – diramata a tutti i giornali e che riportiamo integralmente in cui viene esposta la versione dei fatti appartenente al famigerato “zoccolo duro” secondo una rigida impostazione cronologica.
Luglio 2016 – tutto iniziò così: “Siamo stati convocati dalla dirigenza dell’A.S.D. Due Torri che ci ha illustrato il progetto tecnico-organizzativo per la stagione sportiva 2016-2017. Ciò nonostante tre/quattro mensilità ancora da percepire per la stagione calcistica 2015-2016. Sessanta soci, o presunti tali, avrebbero dovuto supportare la gestione economica-organizzativa del club, assieme a diversi partner e sponsor che avrebbero dovuto garantire una maggiore serenità al gruppo. La società, in virtù di ciò, ha deciso di coinvolgere il tecnico Antonio Venuto e di conseguenza noi calciatori, nonostante ciascuno di noi avesse già ricevuto diverse offerte da altri club. La società ci ha garantito il pagamento degli arretrati della stagione precedente attraverso dei titoli. In questo modo, abbiamo deciso di seguire il tecnico e di iniziare la nuova stagione. Ciò nonostante la penalizzazione di due punti inflitta all’A.S.D. Due Torri, certificato dei cattivi pagamenti della società”.
Agosto 2016: “Svolgiamo il ritiro pre-campionato con la massima professionalità, onorando tutti gli impegni presi con il club e svolgendo regolarmente la preparazione atletica, gli incontri amichevoli ed il primo match di Coppa Italia. La squadra è stata costruita con un budget estremamente ridotto per la categoria”.
Settembre 2016: “Avvio di stagione problematico, sotto tutti i punti di vista: infortuni di vario genere e di varia entità che ci hanno colpito e che non hanno permesso al nostro allenatore di poterci schierare tutti assieme in questa prima parte del torneo. I risultati non sono stati dalla nostra parte, ma le prime avvisaglie di una situazione estremamente difficile e complessa sono emerse già dalle prime partite: scendevamo in campo con le divise delle stagioni precedenti ed inoltre la carenza del materiale sportivo non lasciava presagire nulla di buono. Nell’ultima settimana di settembre è arrivato un fulmine a ciel sereno: un ulteriore punto di penalizzazione inflitto alla società, ennesimo certificato dei cattivi pagamenti del club”.
Ottobre 2016 – il mese della “svolta”: “I titoli garantiti dalla società per la stagione sportiva 2015-2016 non sono stati onorati e di conseguenza respinti con spese di protesta a nostro carico. Avvertivamo le grandi difficoltà economiche della società, ma nonostante tutto abbiamo deciso di andare avanti con grande professionalità per rispetto nei confronti del nostro allenatore e del nostro lavoro. La “svolta” è arrivata martedì 25 ottobre 2016, prima della trasferta di Sarno. Ci siamo riuniti dentro lo spogliatoio con il mister, fino a quel momento non avevamo percepito alcuna mensilità della stagione corrente e di conseguenza abbiamo deciso di dare un segnale forte alla società, all’intera comunità pirainese e all’Amministrazione Comunale per far capire loro che un club glorioso come l’A.S.D. Due Torri rischiava un epilogo decisamente triste. Ci allenavamo nel totale disinteresse, abbandonati da tutti e giornalmente ci ritrovavamo al campo sportivo esclusivamente assieme ai nostri compagni di squadra, al nostro allenatore e al suo staff. Di conseguenza, abbiamo preso la decisione di far valere i nostri diritti umani e professionali che fino a quel momento erano stati calpestati da una società “fantasma” che ci aveva garantito nella persona del vice presidente Antonino Raffaele il pagamento della mensilità di agosto 2016 entro il termine della settimana.
Tutto ciò non è avvenuto, ci siamo sentiti presi in giro per l’ennesima volta, la nostra dignità di uomini e professionisti è stata lesa e di conseguenza abbiamo deciso di non prendere parte alla trasferta di Sarno. Venerdì 28 ottobre 2016, in serata, eravamo pronti a non disputare il match contro la Sarnese per rivendicare i nostri diritti, fino a quando, improvvisamente, due persone a noi sconosciute (Giovanni Di Bartolo ed Antonino Micali) varcano il cancello dello stadio comunale “Vincenzo Vasi” di Piraino chiamandoci a raccolta per una riunione straordinaria: ci avrebbero garantito prima della partenza per Sarno il pagamento di una mensilità e così effettivamente è stato. Abbiamo deciso, di conseguenza, di prendere parte alla gara contro la Sarnese e di proseguire regolarmente la stagione, pur avendo percepito appena una mensilità e con in mano i “soliti” titoli protestati…”.
Novembre 2016 – inizia il “freddo”: “Trasferte con giubbotti personali, sempre in condizioni precarie e tutt’altro che semplici e carenza del materiale sportivo. Nonostante l’arrivo dei nuovi dirigenti, Giovanni Di Bartolo ed Antonino Micali, la situazione non migliorava affatto. Mercoledì 16 novembre 2016 si è tenuta una riunione tra i calciatori e la probabile futura proprietà dell’A.S.D. Due Torri. Nel corso di questa riunione ci è stato chiesto di disputare le successive due partite contro Sersale e Palmese, prima dell’apertura delle liste e del calciomercato. In quel momento abbiamo deciso di stringere i denti, nonostante una situazione paradossale e di tirare fuori il massimo per rispetto nei confronti del nostro allenatore e della nostra professionalità.
Dopo due settimane di intenso lavoro sul campo, per la prima volta con l’organico al completo, abbiamo ottenuto sei punti in due gare, battendo in casa il Sersale ed in trasferta la Palmese. Al termine di quest’ultimo match, domenica 27 novembre 2016, il probabile futuro presidente Giovanni Di Bartolo si è intrattenuto con il capitano della squadra Santo Matinella dicendo che non aveva la possibilità di garantire la continuazione di questo progetto tecnico e di conseguenza i pagamenti per la stagione corrente. Alla ripresa degli allenamenti, martedì 29 novembre 2016, il capitano Santo Matinella ha fatto presente al tecnico Antonio Venuto di non poter proseguire la sua avventura nelle fila dell’A.S.D. Due Torri a causa della carenza di risorse economiche da parte della probabile nuova dirigenza per la stagione calcistica 2016-2017. E nel frattempo, gli ormai “famosi” titoli continuavano a tornare indietro. Vista l’intenzione da parte del neo presidente Giovanni Di Bartolo di non confermare lo “zoccolo duro” e di rimpiazzarci con altri giocatori, mercoledì 30 novembre 2016 il nostro mister Antonio Venuto ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di allenatore della prima squadra, avendo puntato su un progetto tecnico ben definito e su un gruppo sano e leale che nel corso degli ultimi due anni ha dimostrato grande professionalità, dignità e senso di appartenenza, raggiungendo risultati storici e portando in alto il nome dell’A.S.D. Due Torri. Un progetto tecnico inesorabilmente bocciato dalla nuova proprietà. Ci teniamo ad evidenziare il fatto che al contrario di ciò che ha affermato il signor Giovanni Di Bartolo, noi abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento consono, costruttivo e propositivo all’interno dello spogliatoio e nei confronti del nostro gruppo, dimostrando sempre la massima professionalità.
Per quanto ci riguarda, il nostro allenatore, Antonio Venuto, non ha mai perso il polso della squadra, anzi, è stato proprio lui a darci la carica, invogliandoci a dare il massimo fino alla fine e mantenendo sempre il pieno controllo del gruppo, nonostante una situazione societaria a dir poco problematica. In seguito alle dimissioni del nostro allenatore, anche Riccardo Cassaro e Francesco Postorino sono stati ceduti, seguiti da Giuseppe Ingrassia e da Mirko Giacobbe. Tutto ciò, nel giro di pochi giorni. In seguito alle cessioni di ben cinque elementi “chiave” (i cosiddetti “senatori”), il tanto atteso calciomercato della nuova proprietà ha regalato all’A.S.D. Due Torri esclusivamente tanti bocconi amari. Arrivi? … Partenze? Davvero tante. Questo è stato il chiaro segnale delle scarse potenzialità economiche della società e del neo presidente Giovanni Di Bartolo. Ci teniamo, inoltre, a precisare che noi cosiddetti “senatori”, come sottolineato dal signor Giovanni Di Bartolo, mai abbiamo tenuto in “ostaggio” uno spogliatoio, mai i ragazzi sono stati “vittime” di una “certa sudditanza psicologica da parte dei calciatori più grandi d’età” e mai “nelle ultime stagioni abbiamo disposto della società come meglio credevamo”. In risposta a ciò, ci teniamo a sottolineare il fatto che mercoledì 30 novembre 2016 abbiamo lasciato l’A.S.D. Due Torri al quattordicesimo posto in graduatoria, con dodici punti ottenuti sul campo (senza menzionare i cinque punti di penalizzazione, evidente responsabilità della società) in tredici partite, ad appena due lunghezze dalla salvezza diretta. Ciò, nonostante una situazione calcisticamente drammatica”.
Dicembre 2016: “Ognuno di noi si è accasato altrove. Giovedì 15 dicembre 2016 sono stati inflitti all’A.S.D. Due Torri altri due punti di penalizzazione (cinque in totale), oltre all’ennesima multa da pagare. Su una cosa siamo d’accordo: probabilmente l’A.S.D. Due Torri avrebbe dovuto chiudere “baracca” oltre un mese fa. La colpa di questa situazione disastrosa e paradossale va attribuita alla “vecchia” proprietà, in particolar modo riguardo al loro comportamento irrispettoso nei nostri confronti, a prescindere dalla situazione economica in cui versava e in cui versa la società. E’ stata offesa e lesa, in primis, la nostra dignità umana. Se avessimo perso le gare contro Sersale e Palmese, avrebbero attribuito tutte le responsabilità a noi e al nostro allenatore, ma come sempre abbiamo dimostrato, per l’ennesima volta, di avere gli attributi. In questi anni la nostra forza è stata la passione per questo bellissimo sport. Siamo fermamente convinti che la “vecchia” società porterà il rimorso di questo “fallimento” per tutta la vita. Nel frattempo, noi siamo qui, con i “famosi” titoli in mano…”.
F.to Riccardo Cassaro, Mirko Giacobbe, Giuseppe Ingrassia, Santo Matinella, Francesco Postorino