Non chiamatelo miracolo. Il 2015 è l’ennesimo anno da incorniciare per il Due Torri, andato in vacanza con l’invidiabile certezza di essere la difesa meno battuta delle prime quattro categorie, insieme al Foggia di Roberto De Zerbi. Dato numerico che, seppur in modo limitativo, spiega come la compagine saggiamente guidata da Antonio Venuto per la seconda stagione consecutiva sia a stretto contatto con le squadre costruite per ambire ai professionisti.
Il lavoro paga, questo lo sa bene l’ex tecnico del Milazzo, vero artefice di questa magnifica realtà, capace di ripetere, se non addirittura migliorare, l’ottima stagione passata grazie a quel 3-5-2 vero e proprio marchio di fabbrica: “Non mi piace parlare solo di difesa, ma bensì di fase difensiva. – ha spiegato il tecnico – I numeri sono davvero importanti, soprattutto se si pensa che è il consolidamento di un lavoro iniziato già lo scorso anno, quando nel girone di ritorno siamo stati la difesa meno battuta d’Italia. Ciò vuol dire che la squadra ha raggiunto una certa maturità, questi numeri sono il frutto del lavoro e del sacrificio dei ragazzi. I primi nostri difensori sono proprio gli attaccanti – ha continuato Venuto – e c’è dispendio d’energie perché puntiamo molto sul pressing, ma fortunatamente alleno un gruppo di ragazzi disponibili”.
Dispendio d’energie che non va ad inficiare sulla fase offensiva: “Tutto ciò è programmato. I nostri over sono il portiere e i difensori, mentre gli under li utilizziamo a centrocampo e in attacco, dove magari pecchiamo di inesperienza non riuscendo a concretizzare l’enorme mole di gioco che produciamo, ma ciò non riguarda l’aspetto fisico. Comunque è riduttivo dire che sappiamo solo difenderci, perché questa squadra sa produrre anche gioco. Ci manca, però, una prima punta di ruolo. Credevamo di averla trovata in Khoris ma qualcosa non è andato per il verso giusto. Con un attaccante di peso non avremmo nulla da invidiare a chi lotta per la promozione. Dietro di noi ci sono squadre come la Vibonese che ha un organico di prim’ordine ”.
Dopo l’annata passata in pochi avrebbero scommesso su un Due Torri ancora protagonista, ma qui subentra l’esperienza di Venuto e la maturità di un gruppo giovane solo nell’età media: “Chi accetta la sfida di giocare per noi lo fa per mettersi in mostra, per avere una vetrina importante nella quarta serie e stare a contatto con una società seria che opera in un ambiente sano in cui si può fare calcio nel vero senso della parola – ha dichiarato Venuto – l’unico modo per mettersi in evidenza è il lavoro, è questo ciò che hanno compreso i ragazzi. La nostra è una squadra giovane, ma composta da ragazzi maturi che hanno voglia. Matinella ci dà una mano, mentre Pitarresi e Ingrassia avevano voglia di rivincita. Il Due Torri è la grande occasione per questi ragazzi”.
Anche Venuto ha mandato la sua personale letterina a Babbo Natale, sperando di trovare sotto l’albero qualche elemento per puntellare la rosa, ma sempre senza snaturare quella che al momento sembra una macchina perfetta: “Ci sono state 8 partenze e attualmente ci sono solo 20 giocatori in rosa, quindi credo che ne servano almeno altri 4 o 5. Ovviamente, sempre nel rispetto del nostro budget, mi piacerebbe che arrivasse qualche juniores, un po’ sulla falsa riga di quanto accaduto lo scorso anno con Compagno dal Catania”.