Chi ben comincia è a metà dell’opera. Nella passata stagione, Giorgio Cicirello ha segnato appena tre reti, ma quest’anno è subito partito con il piede giusto, perché sono già due le marcature messe a segno dal giovane classe 1995 cresciuto nel settore giovanile del Trapani. La doppietta in casa della Gelbison fa pensare che per Cicirello possa essere arrivato l’anno della svolta, dopo la prima importante stagione vissuta con la maglia del Due Torri.
Nella prima trasferta stagionale, i ragazzi di mister Antonio Venuto si sono ripresi quello che avevano lasciato un po’ per strada nel match pareggiato in casa contro il Noto: “Domenica scorsa siamo stati sfortunati, credo che il pareggio alla fine ci stia un po’ stretto – ha dichiarato Cicirello – però siamo stati bravi a non piangere sul latte versato e andare fuori casa a dimostrare che questa squadra può recitare un ruolo importante in questo campionatori Serie D. I gol? Il primo è nato da una ripartenza, è stato bravo Genovese a rientrare sul lato sinistro e a servirmi un bel pallone e poi sono stato bravo io a piazzarla dal limite. Poi, su un traversone dalla sinistra, c’è stata una respinta bassa del portiere e sono stato lesto a segnare”. Il secco 3-0 testimonia come la compagine biancorossa sia stata brava a sfruttare gli episodi: “Rispetto alla partita con il Noto abbiamo avuto più cattiveria negli episodi chiave, siamo stati più cinici sfruttando meglio le occasioni che ci sono capitate negli ultimi 16 metri”.
A Gliaca, Cicirello può trovare l’ambiente ideale per fare il salto di qualità anche grazie al lavoro di un tecnico come Venuto molto bravo a valorizzare i giovani: “C’è una società che punta tanto sui giovani, che ci fa sentire al centro di un progetto sportivo – ha continuato – il mister non ha paura di rischiare, ci da la possibilità di crescere e di metterci in mostra in una categoria dove la maggior parte delle società si affidano a giocatori esperti per raggiungere gli obiettivi. Venuto ti sa caricare bene, punta molto sull’aspetto emotivo e questo per un ragazzo della mia età è fondamentale”.