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Due Torri, Calafiore fa il pompiere: “Testa bassa e pedalare per continuare a stupire”

Il Due Torri non smette di stupire. Ripetere, se non addirittura migliorare, la buona stagione passata era compito assai arduo, ma i ragazzi di Antonio Venuto hanno iniziato il campionato alla grande conquistando due vittorie e un pareggio nelle prime tre giornate.

Domenica al “Comunale” di Gliaca di Piraino, è stata l’Aversa Normanna a pagare dazio, venendo sconfitta per 2-0. Anche contro i campani Claudio Calafiore ha trovato regolarmente il suo posto nell’undici titolare, confermandosi all’altezza della categoria nonostante stiamo parlando di un classe 1995 che ha già collezionato una cinquantina di presenze di Serie D.

Calafiore prova dalla distanza
Calafiore prova dalla distanza

Un giovane ma con la maturità di chi conosce questo campionato: “Tutti gli addetti ai lavori alla vigilia del campionato ci danno come possibile candidata alla retrocessione o comunque nessuno pronostica la nostra presenza nelle zone alte della classifica – ha dichiarato noi però rispondiamo sul campo. Abbiamo fatto bene nelle prime tre gare, ma dobbiamo restare con i piedi per terra senza dimenticare che il nostro obiettivo primario è e resta la salvezza”.

Intanto il Due Torri vive un momento di grazia, dimostrando di poter battere anche una squadra esperta come l’Aversa: “Domenica non siamo stati superiori da un punto di vista tecnico, ma abbiamo voluto i tre punti più dei nostri avversari – ha continuato – da parte nostra c’è stato maggior furore agonistico e questo in un campionato come la Serie D fa la differenza”.

Una dura entrata su Calafiore
Una dura entrata su Calafiore

Questo piccolo miracolo sportivo trova in Antonio Venuto il suo principale artefice: “C’è tanto del suo lavoro in quello che facciamo – ha continuato Calafiore – il mister è una splendida persona e un grandissimo allenatore. Ci ha permesso di crescere da un punto di vista mentale e caratteriale, anche io sono tra quelli che gli deve tanto”.

Adesso arriva il compito più difficile, ovvero tenere a freno l’entusiasmo e continuare a lavorare con umiltà: “Non sarà facile, il nostro è un gruppo composto da ragazzi molto giovani che magari dopo due vittorie rischiano di staccare la spina. Fortunatamente ci sono anche elementi di grande esperienza che meritano ben altre categorie, toccherà a loro far capire che ancora non è stato fatto nulla”.

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