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Due Torri, Amato: “Un onore essere presidente. Venuto il miglior acquisto”

In una lunga intervista rilasciata al sito ufficiale del Due Torri il presidente Carlo Amato si è raccontato a 360°, parlando dell’inizio della sua avventura a capo del club, tracciando un primo bilancio della stagione della sua squadra.

Come diventa presidente del Due Torri il dott. Carlo Amato? “Il mio approccio alla società Due Torri ha inizio circa tre anni fa quando mi fu proposto di assistere come medico durante le partite di campionato. Da qui comincia un percorso che mi ritrova oggi a fare il Presidente. Devo senz’altro dire che mai avrei pensato di poter ricoprire questa carica per tanti motivi tra cui la mia poca conoscenza del mondo del calcio. La mia decisione è stata senz’altro “stimolata” dall’amicizia che mi lega alla famiglia Raffaele e in particolare a Vincenzo Raffaele nei confronti del quale nutro particolare stima e affetto. Inoltre è sicuramente una sfida che ho lanciato a me stesso, nel senso di intraprende un’avventura difficile ma estremamente emozionante”.

Due Torri, una formazione scesa in campo
Due Torri, una formazione scesa in campo

Cosa vuol dire per Lei entrare a far parte della storia di questa gloriosa società? “Ricoprire questo ruolo, per me, ha significato essere investito di un grandissimo onore perché il Due Torri fa parte della storia di Piraino cioè il mio paese a cui sono legato da un amore profondo e l’idea di contribuire, in qualche modo, al suo sviluppo è stato per me una sfida straordinaria. Entrare nella storia di questa società per me significa far parte della storia del nostro Paese”.

Prima della sua nomina a Presidente, cosa rappresentava il Due Torri per Carlo Amato? “Ho sempre saputo che il Due Torri era una realtà importante per Piraino e, nonostante fossi lontano da questa realtà, ne ho avuto sempre rispetto sia per la società che per coloro che ne rappresentano la storia, come i Presidenti onorari Pietro Tumeo e Govanna Raffale, i Presidenti Pietro Maniaci, Giuseppe Maniaci, Pierino Scaffidi e non ultimo il rag. Carmelo Zeus che senza dubbio ha significato molto nel cammino del Due Torri”.

Per lei si tratta di un percorso nuovo, possiamo tracciare un primo bilancio di questi primi mesi di presidenza? “Credo che essere un Presidente che non viene propriamente dal mondo calcistico ha significato, a mio parere, dare un carattere di diversità ad un nuovo corso, in parte per l’ingenuità con cui ho affrontato questo incarico e in parte perché non ho rinunciato né intendo rinunciare a quello che è il mio modo di essere e quello che questo rappresenta per me e per chi mi sta accanto. Sono persona di pochi “fronzoli” che dice le cose per come le pensa e si comporta di conseguenza. Io credo molto nei rapporti umani, nella vicinanza tra le persone, ma soprattutto nella trasparenza, coerenza, correttezza e corresponsabilità. Tutti i dirigenti e i collaboratori sono, a vario titolo, coinvolti nella gestione ordinata della società, abbiamo razionalizzato i compiti e la gestione finanziaria con la contabilità minuziosa e puntuale di entrate e uscite. Riteniamo che non debba sfuggire ad una gestione coerente delle finanze neanche un centesimo per essere in qualsiasi momento pronti a risponderne. Questo è un metodo prioritario di questa dirigenza. Non nascondo che le difficoltà non sono mancate e non mancano ma quello che ci caratterizza è la ferma volontà di creare un gruppo dirigente unito, con comuni intenti nel fare le giuste scelte e garantire alla squadra serenità e continuità. In questo periodo ho avuto modo di conoscere molte persone che rappresentano, senz’altro, una risorsa fondamentale per tutti, e mi riferisco al Mister Antonio Venuto, che non conoscevo, ma con il quale lavoriamo in grande sintonia; mi riferisco a Dino Granata il vice allenatore che è persona che stimo particolarmente per la serietà e per l’umiltà che lo contraddistinguono, mi riferisco ai responsabili del settore giovanile con i quali speriamo di rilanciarlo; mi riferisco a Peppe Guido, persona molto mite e buona a cui abbiamo affidato il compito di Team manager”.

L'esultanza del Due Torri nel derby con l'Orlandina
L’esultanza del Due Torri nel derby con l’Orlandina

Sulla situazione societaria del Due Torri se ne sono dette e sentite di tutti i colori, Lei in merito a ciò cosa ci può dire? “La società quest’anno ha iniziato un percorso caratterizzato da una contabilità chiara e puntuale. Tutte le entrate e cioè incassi, sponsor e donazioni, anche di piccoli donatori, sono registrate e contabilizzate così come anche tutte le spese. La nostra gestione finanziaria ha l’obiettivo di rispettare tutti gli impegni presi, senza creare debito e per questo lavoriamo. Sta di fatto che tutte le mensilità dei calciatori sono state, ad oggi, regolarmente pagate così come stiamo provvedendo a saldare, progressivamente, tutte le spese a cui la nostra gestione va incontro. E’ noto a tutti però, che abbiamo con noi dei debiti pregressi che ci siamo ritrovati a nome e per conto della società. Le dirò che anche su questo fronte abbiamo iniziato a venire, in qualche modo, incontro alle richieste legittime che ci vengono fatte. Non tutto, chiaramente, può essere risolto nell’arco di una stagione per l’evidente impossibilità ad avere un giro economico tale da soddisfare le esigenze dell’anno in corso e contemporaneamente far fronte al pagamento di debiti pregressi. Ma lavoriamo per mettere le basi perché si possa pensare nell’arco di qualche altra stagione di risanare completamente le finanze. Faccio un ulteriore appello alla pazienza che fin qui tutti hanno avuto. La nostra società è sana, seria e farà, progressivamente, fronte a tutti i debiti legittimi. E’ evidente che serietà significa discernere tra debiti e presunti debiti. I debiti pregressi a nome della società, nel tempo, saranno onorati, mentre altre pretese non saranno prese in considerazione”.

Il Due Torri rappresenta tanto per la comunità pirainese e attualmente si trova a disputare un campionato di altissimo livello come questa serie D. Quali sono i suoi progetti per il futuro di questa realtà? “Il Due Torri è un bene prezioso per la nostra comunità che bisogna preservare e, anzi, far crescere. Essa può rappresentare il cuore pulsante dello sport a Piraino come centro di aggregazione sociale, promozione di una cultura dello sport sano e solidale in particolare per i giovani. La serie D è una opportunità per il nostro piccolo Comune perché è l’occasione per portare e far conoscere il nome di Piraino in molte altre regioni; è l’occasione per promuovere lo sviluppo turistico e di lavoro. Il Due Torri dovrebbe essere promossa come “Ambasciatrice” speciale della nostra realtà turistica e dei nostri immensi, straordinari beni storici”.

Il tecnico Venuto in panchina
Il tecnico Venuto in panchina

Parlando di calcio, che idea si è fatta di questo campionato di serie D? “La serie D è indubbiamente impegnativa sia per la squadra che per la società. Ma è una sfida che sono certo Mister Venuto e i nostri calciatori ci faranno vincere. Io sono molto fiducioso perché abbiamo dalla nostra parte la professionalità e la voglia di lavorare per una passione comune e cioè l’amore per lo sport e per il Due Torri”.

Sin qui la soddisfa il cammino del Due Torri? “Si molto, infatti a parte qualche inciampo evitabile credo che possiamo essere tutti soddisfatti. Questo è il calcio. La cosa è importante è credere nelle nostre capacità e fare di tutto, con passione e amore per la squadra, per riuscire a trasformarle i occasioni e non in rimpianti”.

Pronostico. Secondo Lei chi vincerà il campionato? “Questo non lo so, ma spero la squadra migliore e cioè effettivamente la più forte in campo senza dover assistere a quanto a volte abbiamo dovuto nel corso di alcune gare”.

Siete contenti della rosa che avete allestito? “Io mi fido moltissimo dello staff tecnico e quindi credo che lavorino perché si possa avere il massimo che possiamo”.

Cosa pensa di mister Venuto? “Un grande professionista e un uomo di grande valore umano. Credo il migliore acquisto che la società poteva fare”.

Formazione Due Torri
Il Due Torri saluta in mezzo al campo

A lei piace molto parlare di giovani, qual è il progetto del Presidente Amato per i giovani del Due Torri? “I giovani e i ragazzi sono il futuro della nostra società e della nostra comunità. Il nostro progetto su di loro è molto ambizioso. Vogliamo costruire una scuola non solo dello sport ma una scuola di vita che sia attraverso lo sport occasione di crescita etica, culturale e sociale per i nostri ragazzi. Noi crediamo molto nei valori che lo sport può dare ai giovani e cioè l’aggregazione, la condivisione, la solidarietà e, soprattutto, il sano agonismo di chi sa che è l’impegno costante e quotidiano a dare risultati non solo nello sport ma nella vita. Vogliamo creare una scuola calcio con decine di ragazzi e giovani. Vorremmo che la nostra società pullulasse di ragazzi e giovani, vorremmo un vivaio di umanità, di sport, e di occasioni per loro. Ci vorrà del tempo, ma anche questa sfida ci appassiona e ci fa essere fiduciosi. Un ringraziamento va a tutti coloro che sono in questo momenti impegnati nel settore giovanile”.

Un messaggio alla tifoseria biancorossa? “Intanto quello di stare vicino sia alla squadra che alla dirigenza perché solo i tifosi possono dare quella marcia in più che fa pensare e credere che vale la pena spendersi. Sappiamo che il Due Torri è molto amato e questo è dimostrato dalla presenza di molta gente al campo. Nello stesso tempo voglio pure dire che in ogni caso il calcio resta un gioco bellissimo ma sempre un gioco. Abbiamo bisogno di molto sostegno. Di sentire il calore del tifo attorno a tutti noi. Vorrei cogliere l’occasione per fare gli auguri di buone feste a tutti. Le festività natalizie sono fatte di calore reciproco e di serenità, auguro a tutti che possiate avere pace in ciascuna delle vostre famiglie e nel vostro cuore”.

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