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Due argenti e un bronzo per l’Accademia dello Stretto ai regionali di Gym Boxe

Si sono svolti a Palermo i campionati regionali di Gym Boxe, una disciplinata creata dalla Federazione Pugilistica italiana, in cui i match vengono svolti in tre round da un minuto ciascuno, dove il contatto è solo parziale e viene valutata la nobile arte. Ovvero gli spostamenti, l’uso delle schivate, l’attacco con combinazioni sempre diverse e la difesa, oltre alla gestione del quadrato delimitato dalle sedici corde.

Accademia dello Stretto
Un jab di Antonino Casella, che indossava il casco blu

Ospite e supervisore della manifestazione il presidente della commissione amatoriale Gym Boxe Gianni Di Leo, che ha coordinato in maniera perfetta tutta l’organizzazione dell’evento e dispensato consigli sul come svolgere al meglio i match di questa nuova disciplina. Tre i pugili dell’Accademia dello Stretto dei maestri Fedele, Natoli, Rinaldi e Occhino. I pugili peloritani, seguiti all’angolo dal tecnico federale Ugo Rinaldi della Cuba Boxe Club, hanno portato a casa due argenti e un bronzo.

Antonino Cosenza, categoria master fino a 85 kg, ha perso la semifinale contro Alessandro Palummeri della Zeus di Palermo: verdetto dubbio anche perché Cosenza aveva convinto un giudice su tre. Lo stesso Cosenza si è poi riscattato battendo nettamente Compagno (ex campione regionale) nella finale per il terzo e quarto posto.

Accademia dello Stretto
Cosenza, Casella, il tecnico Rinaldi e Neri

Fiorenzo Neri, categoria senior 91 kg, ha vinto contro Ferrero, anche lui della Zeus, al termine di un match perfetto, caratterizzato da combinazioni a due mani, cambi di guardia e ottima gestione del ring. La finale di Neri poi lascia l’amaro in bocca: sembrava aver dominato il match per la quantità di colpi andati a bersaglio, ma due giudici non sono stati pienamente convinti.

Antonino Casella, categoria Master fino a 75 kg, ha perso la finale contro il più esperto Carmelo Riggio della Zeus. Casella ha messo sul ring un ottimo movimento di cintura, con schivate di pregevole fattura, ma la tensione non gli ha permesso di esprimersi al meglio. Ma il tecnico Ugo Rinaldi è sicuro che per i suoi ragazzi l’appuntamento con la medaglia del più pregiato metallo è soltanto rimandato.

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