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Dopo Ilari, Sciotto attende un segnale da Mannino. Ma ora il tempo stringe

A differenza di un anno fa, quando l’iscrizione in Lega Pro fu formalizzata soltanto in extremis, a poche ore dal gong, il presidente Pietro Sciotto ha lanciato l’allarme relativo al futuro del Messina con largo anticipo, lo scorso 18 maggio. Da allora sono passate tre settimane ma le risposte attese dalla piazza e dall’attuale proprietà non si sono ancora concretizzate.

Pietro Sciotto
Il presidente del Messina Pietro Sciotto (foto Paolo Furrer)

A dispetto della grande cornice di pubblico che ha caratterizzato la doppia sfida dei playout con la Gelbison, la città dello Stretto – come accade peraltro ormai dal 2009 – non riesce ad attrarre investitori di prima fascia, come quelli sbarcati recentemente a Palermo o Catania. E anche la vicina Calabria, se la Reggina risolverà le sue problematiche societarie, potrebbe avere tre rappresentanti in serie B, considerate la nuova salvezza del Cosenza e la promozione del Catanzaro.

A Messina, nonostante il coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale, non si sono ancora presentati grandi gruppi alla luce del sole ma si registrano soltanto manifestazioni d’interesse da parte di potenziali acquirenti che hanno deciso di mantenere il più stretto riserbo sulle trattative – e dopo la ridda di voci delle scorse settimane è scelta saggia – ma anche sulla composizione dei rispettivi gruppi e la portata degli effettivi investimenti.

Manuele Ilari
L’imprenditore romano Manuele Ilari

L’imprenditore romano Manuele Ilari, attivo nel ramo cinematografico, ha presentato un’offerta che secondo indiscrezioni prevede un saldo scaglionato della buonuscita richiesta dall’attuale proprietà. Non trapela nulla, a parte la conferma che un ds esperto per la C è già stato opzionato e attende un segnale per trasformare i primi contatti in operazioni da formalizzare. Superfluo in questa fase però fare nomi. Le parti sono in contatto e dovrebbero vedersi nei prossimi giorni.

Se l’attuale proprietà riterrà sufficienti le garanzie prospettate dalla controparte l’operazione andrà a buon fine, altrimenti Ilari non completerà l’assalto al Messina, anche se va riconosciuta l’assoluta discrezione di queste settimane. Dopo la manifestazione d’interesse inoltrata via Pec al sindaco Federico Basile, sta invece ancora limando la propria offerta l’investitore siciliano Fabrizio Mannino, armatore che vanta interessi negli Emirati Arabi e nel calcio un’esperienza nella lontanissima Georgia, nel Torpedo Kutaisi, dove era supportato da sponsor ciprioti.

Fabrizio Mannino
L’investitore Fabrizio Mannino è stato presidente del Torpedo Kutaisi

Secondo quanto è emerso, il suo gruppo attende la conclusione della “due diligence” affidata al commercialista messinese Antonio Morgante. Sembrava avere rotto gli indugi ma al momento Sciotto non ha ricevuto alcuna offerta ufficiale. Il problema è che il tempo scorre mentre le scadenze fissate dalla Lega Pro non prevedono rinvii o proroghe. Il Messina dovrà saldare l’ultimo trimestre di stipendi e contributi del passato torneo (marzo, aprile e maggio) e soprattutto presentare una fideiussione da 350mila euro a garanzia dei futuri investimenti.

Sciotto, come annunciato tre settimane fa, avrebbe ribadito ai suoi più stretti collaboratori che non è intenzionato a compiere un altro sacrificio per il settimo anno di fila e quindi la palla passa ai potenziali acquirenti, che pure non avrebbero nascosto timori sui tempi legati all’ottenimento delle garanzie richieste. Continuare a posticipare l’affondo quindi non ha molto senso e potrebbe costare carissimo. A poco servono i proclami stampa: se ne sono ascoltati tanti negli ultimi tre lustri, caratterizzati poi da tanti bruschi risvegli.

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